Elezioni Regionali Calabria: con la candidatura (?) di Ventura, Pd e M5S certificano la morte del Centro/Sinistra. Così Occhiuto ha la vittoria spianata

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Elezioni Regionali Calabria: è sfida Occhiuto, Ventura, De Magistris e Tansi. Il Centro/Destra ha la vittoria in pugno, le scelte cervellotiche del Pd, per stare a rimorchio di un M5S morente, certificano il fallimento del Centro/Sinistra. A questo punto il sindaco di Napoli può catalizzare tutto il malcontento di un’area politica completamente disorientata

“Irto no, vogliano una donna, meglio se è sconosciuta”. E’ in sintesi l’invito dell’ex premier Conte, nuovo capo del Movimento 5 Stelle, al segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. Detto, fatto. Dopo alcuni giorni di trattative e di nomi alla ricerca del candidato gradito, ecco che i “grandi strateghi”, in barba ai militanti calabresi, puntano su Maria Antonietta Ventura, persona rispettabilissima, presidente del Comitato regionale per l’Unicef e presidente del Cda del Gruppo Ventura, che opera nel settore industriale dell’armamento ferroviario, ma di certo poco esperta di dinamiche elettorali e soprattutto poco conosciuta in Calabria. Insomma, una scelta che porta dritti dritti verso un’infausta sconfitta probabilmente poco onorevole, con il quasi sicuro sorpasso del Polo Civico di Luigi De Magistris di cui parleremo tra poco al secondo posto dopo il Centro/Destra lanciatissimo verso la conferma alla guida della Regione.

Le prime parole di Ventura

“Sono ancora frastornata – ha detto Maria Antonietta Ventura all’Ansa – e sto cercando di riprendermi. E’ una situazione completamente nuova nella quale devo cercare di calarmi al più presto. Ho accettato appena mi è stato proposto di candidarmi”, sottolinea.  “Io – aggiunge – immagino una Calabria più semplice e fruibile per tutto, perchè abbiamo le potenzialità per diventare il posto più bello del mondo. Una terra che già di suo è meravigliosa ma che deve diventare soprattutto vivibile, dove non deve essere tutto complicato. Qui da noi, e lo sappiamo bene, e’ complicato fare impresa, accedere in ospedale, portare i propri figli all’asilo, tutti temi sui quali si può e si deve lavorare”, conclude.

L’ufficializzazione del nome di Conte, Letta e Speranza

“Dopo settimane di intenso e serio confronto con tutte le forze politiche e civiche del territorio che si riconoscono nella coalizione tra il centrosinistra unito e il M5S, annunciamo la candidatura di Maria Ventura alla presidenza della Regione Calabria. Maria Ventura – Presidente di Unicef Calabria e imprenditrice alla guida di un solido gruppo attivo nel settore degli armamenti ferroviari – è la personalità migliore per conciliare slancio nei valori e pragmatismo nell’azione”. Lo affermano Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. “La nostra proposta – aggiungono – guarda alla Calabria che lavora e che lotta, che innova e costruisce un riscatto vero, oltre ogni retorica. Maria Ventura unisce il centrosinistra, il Movimento 5 Stelle e tutto il civismo che si ritrova nei valori della giustizia sociale, dello sviluppo sostenibile, del contrasto alla ‘ndrangheta, della sanità di eccellenza per tutti, dell’istruzione e della ricerca come priorità assolute. Valori che uniscono progressisti e riformisti. La Calabria che si rialza dopo il Covid riparte da una candidatura unitaria di PD, M5S, Leu, Psi e Liste Civiche. Riparte dalla forza e dalla tenacia di una donna che mette la sua storia e le sue competenze al servizio della propria terra”, concludono.

Primi mugugni nel Pd

Com’era facile prevedere nel Pd calabrese c’è il caos più totale: il partito è in fermento ed il nome della Ventura non è digerito ai più. Si rischia un caso simile al “re delle cravatte” Talarico, candidato dai Dem e poi ritiratosi quando ha capito di avere più nemici interni che esterni. Di certo, la neo candidata deve essere convincente con le varie anime del Pd altrimenti il rischio grosso è un logorio lento e costante.

Il gruppo dirigente del Pd: “bene Ventura, ora allargare la coalizione”

“Con la scelta di candidare Maria Antonietta Ventura alla presidenza della Regione Calabria ci auguriamo si chiuda la fase delle divisioni, della disillusione e del disimpegno per aprine una in cui i sogni e le speranze dei calabresi diventano atti concreti di cambiamento”. Così il gruppo dirigente  del Partito Democratico della Calabria al termine di un incontro con il responsabile Enti Locali Francesco Boccia, seguito all’annuncio della candidatura alla guida del centrosinistra dell’imprenditrice e presidente regionale Unicef regionale. “E’ una candidatura di spessore, un esempio concreto di resilienza imprenditoriale e impegno sociale grazie alla quale si potrà sicuramente allargare il fronte del centrosinistra”. “Vogliamo ringraziare per l’ennesima volta Nicola Irto che aveva accettato di mettersi in gioco in prima persona per poi anteporre il noi all’io”, conclude la nota.

De Magistris gongola

Foto Ansa

Mentre il Centro/Sinistra e quel che resta del M5S sono alle prese con varie problematiche, il buon Luigi De Magistris sta girando in lungo ed in largo la Calabria in cerca di consensi. Ha avuto la capacità, pur essendo sindaco di Napoli da circa 10 anni, di mettere insieme una coalizione molto larga (che ha perso Carlo Tansi strada facendo), in grado di ottenere un buon risultato e la candidatura di Ventura rischia di avvantaggiare il “Polo Civico”.

Sinistra Italiana si smarca da Leu: “stiamo con De Magistris”

“Leggo dalle agenzie di stampa di un accordo per le elezioni regionali calabresi tra Pd, M5S e ‘Leu’. Segnalo che Leu non e’ un soggetto politico e dunque non può siglare alcun accordo politico od elettorale”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Immagino che la firma di Roberto Speranza rappresenti quindi il suo partito e cioè Articolo 1. Per quanto ci riguarda – conclude Fratoianni – Sinistra Italiana in Calabria sostiene la coalizione di Luigi De Magistris e Mimmo Lucano.”

Occhiuto ha la vittoria spianata

Non è che nel Centro/Destra la situazione sia tranquilla: Forza Italia è quasi compatta su Occhiuto, ma la Lega ha imposto Spirlì, in caso di vittoria, come vice presidente, mentre da Fratelli d’Italia non è emerso nulla di ufficiale. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, forte di un largo consenso avuto dal Centro/Destra un anno e mezzo fa, non deve fare altro che amministrare, tanto ci pensano gli avversari ad auto eliminarsi.

Per Tansi difficile il superamento del sbarramento

Dopo la fine dell’alleanza con De Magistris, Carlo Tansi ha riorganizzato il proprio schieramento politico: saranno 3 o 4 le liste a suo sostegno. L’ex capo della protezione civile, così come alle scorse regionali, non sembra, però, avere la forza di superare lo sbarramento dell’8%.

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