Euro 2021, chi è Breel Embolo? Lo svizzero atipico: il bus sulla maglia, il passato da impiegato e il coro tutto per lui [VIDEO]

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Aneddoti e curiosità su Breel Embolo, la stella della Svizzera a Euro 2021: il giovane attaccante, ex impiegato, che faceva ammattire la mamma e oggi fa sognare i tifosi

Nel corso degli anni la Svizzera ha sfornato una serie di talenti importante, anche grazie a qualche naturalizzazione. La rosa elvetica è molto interessante, parliamo di una squadra fisica con tanti giocatori che militano in club che giocano o puntano alla Champions League. L’attacco però, è forse l’unica pecca. La speranza del reparto avanzato svizzero si chiama Breel Embolo. Giovane promessa, qualcuno aggiungerebbe ‘incompiuta’, ci sentiamo di dire più ‘limitata’ da qualche infortunio di troppo. A 24 anni l’attaccante di Yaoundè (Camerun), può ancora diventare un top nel ruolo. Le caratteristiche ci sono tutte: 185 cm per circa 80 kg di peso, fisico ben strutturato ma grande velocità e progressione. Buone doti da finalizzatore, ma più che una prima punta, ama svariare sul fronte dell’attacco, partendo magari largo. E pensare che aveva iniziato in porta…

La disperazione di mamma, l’esordio fra i pali e il numero 36

Foto Ansa

Ad appena 6 anni, Breel lascia il Camerun per approdare in Svizzera con la mamma e la sorella. È un bambino iperattivo, la madre non riesce a tenerlo buono, ma magari il pallone sì… “Prendetelo assolutamente. Se me lo fate arrivare a casa la sera stanco da andare subito a letto, ve ne sarò grata”, risponde la madre alla richiesta di un osservatore che lo aveva visto giocare nelle strade di Basilea. Eppure quando c’è da competere, il piccolo Embolo diventa timido: meglio giocare in porta, lì si sbaglia meno. Durante una partitella di fine allenamento però, viene spostato in attacco e da lì non si muoverà più. Cresce nel mito di Eto’o, bomber camerunense che firma pagine di storia incredibili con il Barcellona e si porta a casa il Triplete con l’Inter. In campo però non sceglie lo stesso numero del suo idolo, il 9, la cifra del bomber. Preferisce il 36, vestito al Basilea, allo Schalke 04 e al Borussia Monchengladbach dove milita tutt’ora. Il motivo è singolare: “era il bus che prendevo da piccolo per andare agli allenamenti. Mi ricorda il mio percorso”. Farà un’eccezione solo per la Svizzera vestendo il 7.

Bomber da… ufficio: voleva fare l’impiegato!

Ai tempi del Basilea era già un talento interessante, ma non era ancora certo del futuro che avrebbe potuto avere da calciatore. Dunque Breel si teneva aperta una seconda strada: voleva fare l’impiegato. Il giovane attaccante ha chiesto con talmente tanta insistenza ai dipendenti del Basilea di farsi iscrivere ad un corso per impiegati d’ufficio, che è stato accontentato. Corso superato, lo chiama la federazione svizzera. “Assegnavo gli arbitri per le partite e mandavo le multe ai giocatori. Vedendo le ammende ho imparato a pensarci due volte prima di inveire contro i direttori di gara”, raccontò. Qualche multa è arrivata ugualmente, va detto: eccesso di velocità con ritiro della patente, ma anche quella per aver preso parte ad una festa in piena pandemia Covid, mentre era fatto divieto di riunirsi nelle abitazioni. All’epoca venne fuori la notizia che provò a scappare dalla polizia attraverso i tetti delle abitazioni, versione poi smentita, ma la multa l’ha dovuta pagare ugualmente.

Talento e cuore d’oro: i tifosi lo amano e hanno coniato un coro tutto per lui

Uno svizzero atipico, lo avrete capito. Cade anche il luogo comune della puntualità. Nel 2018 ha recitato nello spot Volkswagen in cui interpretava se stesso, in ritardo per le convocazioni del CT Petkovic, aiutato dalla macchina tedesca ad accorciare i tempi. Embolo resta il ragazzo esuberante che faceva ammattire la mamma, ma ha anche un cuore d’oro: a 18 anni ha creato una fondazione per aiutare i rifugiati in Svizzera, i bambini del Camerun e quelli del Perù. I tifosi lo amano, sia calcisticamente che sotto il profilo umano. Per lui hanno creato il coro “Oh Embolo!” sulle note di “The Lion sleep tonight“, autentico tormentone del tifo svizzero.

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