Futsal Polistena orgoglio di Reggio, il presidente Cordiano racconta il sogno Serie A: “Onorati di rappresentare la Calabria, successo frutto della programmazione”. E sul futuro…

marcello cordiano futsal polistena
StrettoWeb

L’intervista di StrettoWeb a Marcello Cordiano, presidente del Futsal Polistena, la squadra di calcio a 5 della provincia di Reggio Calabria che pochi giorni fa ha conquistato per la prima volta la promozione in Serie A

La Calabria di nuovo in mezzo alle grandi. Reggio Calabria, per la seconda volta nella storia, coi migliori d’Italia. La copertina di quest’annata sportiva, nella regione calabrese, è tutta per la Futsal Polistena. La squadra di calcio a 5 della provincia reggina è riuscita a conquistare la categoria più alta dello sport nazionale: la Serie A! Un’impresa programmata negli anni e che ha portato il club al punto più alto dopo un percorso a tappe, molto rapido, che dalla Serie D è arrivato sino alla finale di domenica scorsa, in cui il roster reggino ha avuto la meglio di Active Network potendo far partire così i festeggiamenti.

Abbiamo parlato di questo, ma anche del passato più remoto e del futuro, con il presidente Marcello Cordiano. Una piacevole chiacchierata in cui è emerso tutto il suo orgoglio per aver riportato Reggio e la Calabria tra i grandi ma occasione anche per farci raccontare com’è nato e si è sviluppato il progetto Serie A per il suo club. “Siamo onorati di rappresentare la Calabria e il Sud – dice ai nostri microfoni – Dopo la Cadi, Reggio Calabria torna nell’olimpo del calcio a 5 e questo è un orgoglio per tutti, un riscatto, anche per le situazioni maldestre con cui dipingono il nostro territorio”.

Il Presidente Marcello Cordiano e il Direttore Generale Daniele Cordiano

Nel raccontare la sua grande emozione, il presidente non vuole lasciare nessuno fuori. E così si mette a ringraziare pubblicamente uno ad uno: “A partire dal direttore generale – dice – e cioè mio figlio Daniele, ottimo conoscitore di questo mondo. Poi il ds Giandomenico De Marzo e la segretaria Debora De Grazia, molto competente nel suo campo, essendo laureata in giurisprudenza. Ma anche il responsabile del settore giovanile Maurizio Arena e i vice presidenti – che sono la storia di questa società, perché loro l’hanno fatta nascere nel 2000 – Giuseppe Varamo e Giuseppe Fusco. Vorrei ringraziare pure il professore Auddino, subentrato negli ultimi 2 anni, ma anche i dirigenti. E infine Gianfranco Cuiuli e il team manager Luigi Guido, con il suo meraviglioso supporto, ma anche il responsabile dell’area tecnica Madeo. Insomma, tutti. Tutti coloro che hanno contribuito a questo traguardo. Spero davvero di non aver dimenticato nessuno”.

Un percorso – ma è normale che fosse così – non esente da difficoltà, fino all’ultimo. Anche in occasione della finale non sono mancate le tensioni, con la sospensione, l’uomo in meno e qualche polemica. “Ci tengo a precisare – specifica Cordiano – che con la società Active non c’è stato alcun diverbio, anzi su Facebook abbiamo rinsaldato il rapporto di amicizia con il presidente Valenti. Certo, l’allenatore Ceppi, che non è abituato a vincere sul campo ma sulla carta, ci ha confessato che avrebbe fatto ricorso qualora avessimo giocato a Polistena la finale playoff. Noi, per via delle misure del campo, possiamo giocare solo la stagione regolare in casa nostra, e così abbiamo dovuto giocare a Lazzaro agli spareggi”.

Dal presente al passato. La Serie A è stata raggiunta adesso, ma parte da lontano. La Futsal Polistena nasce nel 2000, ma Marcello Cordiano ci entra piano piano, per poi diventare un punto fermo del club. Ed è lui stesso a raccontarcelo: “Io facevo parte del mondo calcio, ma a 11, circa vent’anni fa, poi per una piccola parentesi mi sono allontanato per qualche anno. Successivamente un dirigente, Nicola Spataro, mi ha coinvolto nel calcio a 5, conoscendomi come allenatore e dirigente, per allenare l’Under 19 del Polistena. Abbiamo disputato due campionati bellissimi, lottando con la Licogest di Vibo per vincere il campionato, e poi col tempo sono entrato sempre più in punta di piedi in società. Nessuno poteva pensare che noi, nel giro di 6 anni, saremmo potuti arrivare in massima serie. Dal 2015 a oggi, infatti, è stato un percorso in ascesa con le promozioni dalla Serie D in poi. Dopo il ripescaggio, stravincemmo il campionato di C1, poi quello di B ai playoff e ora quello di A2, dopo la sospensione per Covid e mantenendo una buona ossatura di squadra”.

Un percorso che Cordiano racconta con consapevolezza: Non ci siamo mai nascosti. Il nostro percorso, così come l’ultima promozione, è frutto della programmazione. Quest’anno, anche nelle interviste, abbiamo sempre comunicato il nostro obiettivo: vincere. Abbiamo trovato di fronte a noi una signora società, il Napoli, ma abbiamo poi vinto i playoff, lavorando molto dietro le quinte e arrivando anche tra le migliori quattro in Coppa Italia“.

Dal passato al futuro. I progetti in cantiere, sportivi e non, sono tanti: “Per via delle misure del campo, come dicevo prima, non sarà possibile giocare in casa nostra, almeno per ora. L’idea, ma non dipende solo da noi, è di realizzare il Palazzetto a Polistena, ma l’amministrazione comunale ad oggi è commissariata. In attesa di novità la nostra prima intenzione è provare a giocare al Botteghelle, se sarà possibile. O, in seconda battuta, Siderno o Lazzaro. Ultima spiaggia sarà Cosenza, ma proveremo prima le strade della nostra provincia”.

Ma non è questo l’unico “progetto” extra del Futsal Polistena: “Noi cerchiamo di fare aggregazione giovanile – ribadisce il presidente ai nostri microfoni – e prendiamo tanti ragazzi dalla strada affinché si possa far crescere una generazione migliore della nostra, sana, per bene, nel segno del rispetto. Sono principi, questi, che tendiamo sempre a mettere in evidenza. Questo lo si evince anche in campo, da noi. Io questi valori cerco sempre di trasmetterli ogni venerdì, che è il giorno in cui faccio il discorso motivazionale alla squadra. Può capitare che due talenti si scontrino e magari litighino, ma poi in campo si risolve tutto perché sono fratelli”.

Dai progetti extracampo, poi, a quelli prettamente sportivi: “Abbiamo già, all’interno del nostro roster, dei ragazzi che hanno fatto la A o che l’hanno conquistata pur non giocandola. I vari Tonino Martino, Vinicius, Creaco, Diogo, Maluko. E’ un roster già pronto per la massima serie, va solo arricchito. Obiettivi? L’idea della società è di fare un campionato anche da quint’ultima, per la salvezza, questo perlomeno nel breve termine. Nel medio-lungo raggio l’idea è di crescere in toto, di avere una struttura di proprietà, un palazzetto in gestione, di arricchire la scuole Futsal per far crescere i giovani. E’ chiaro che in questi casi il movimento economico del settore la debba fare da padrone. Noi siamo qui, siamo ottimi conoscitori dell’ambiente, apriamo le porte a tutti se dovesse servire. Ora in tanti ci fanno i complimenti e ci offrono il caffè, ma mi auguro che facciano lo stesso quando chiederemo un piccolo contributo volontario. Dal nulla non si fa nulla. Non nascondo che con un milione e mezzo non si possa vincere lo scudetto, ma per ora pensiamo al presente. A noi non piace parlare, finora abbiamo fatto i fatti e così continueremo a fare”.

Tanti fatti, poche parole, molti successi. La Futsal Polistena non si vuole fermare. Umiltà e ambizione possono coesistere. Ma, soprattutto, un concetto base: “Lo dico sempre ai miei ragazzi – chiude il presidente Cordianosognare non costa nulla.

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