Grillo-Conte, la rottura è fragorosa: “non può risolvere i problemi del M5S”, eppure nel 2018 era tripudio di elogi

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Il fondatore del Movimento 5 Stelle rompe con il leader in pectore e scrive sul blog: “non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco”

In realtà “c’eravamo tanto amati”. E’ durissimo l’attacco di Beppe Grillo nei confronti di Giuseppe Conte“non può risolvere i problemi del Movimento, non ha la visione politica”“Mi sento così – prosegue Grillo – come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l’illusione (almeno per qualche mese, forse non di più) che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo”. Le frasi pronunciate sono pesanti e il tentativo di screditare l’ex Premier è tutto fuorché velato. Per Grillo è necessario affrontare “le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente)”. E in questo senso, sostiene il Garante dei 5 Stelle, Conte “non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione”.

Sono passati dunque i tempi in cui il Movimento 5 Stelle tirava fuori il nome di Giuseppe Conte con benedizione da parte di Grillo e tanto di pubblico elogio: “abbiamo portato di fronte al Presidente della Repubblica un uomo che escludo ci farà sfigurare nel mondo. Non soltanto perché conosce le lingue ed è molto ben orientato nelle regole che governano il mondo latino ed anglosassone. Ma, e soprattutto, perché non si riconosce in lui traccia del macchiettismo compulsivo della stragrande maggioranza dei suoi predecessori”, affermava sul suo blog il fondatore del partito pentastellato. E quindi adesso la rottura appare insanabile, pensare al futuro è necessario ma per Grillo con Conte questo sarebbe impossibile: “Chiederò al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023 – spiega Grillo – . Qualcosa di concreto, indicando obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050. Questo aspettano cittadini, iscritti ed elettori”.

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