Tifosi inglesi costretti a 5 giorni di quarantena in Italia, dall’Inghilterra arriva l’appello a non viaggiare verso Roma per i quarti di finale. E l’ambasciata non venderà i biglietti
“Ovviamente è molto difficile non sorridere nel vedere tutte quelle meravigliose bandiere sventolare, ti rende così orgoglioso del fatto che la nostra squadra abbia fatto così bene la scorsa notte” ma “La nostra richiesta è di tifare la nazionale da casa e di esultare davanti alla tv più forte che si può. Sono sicura che coglieremo questa opportunità per supportare il più possibile la nostra fantastica squadra inglese“. Si è espressa così Anne-Marie Trevelyan, sottosegretaria al commercio del governo inglese, rivolgendosi ai tifosi dell’Inghilterra in vista della gara dei quarti di finale contro l’Ucraina. L’Inghilterra giocherà lontano da Wembley, in trasferta all’Olimpico di Roma. A causa della variante Delta del Coronavirus, i tifosi inglesi provenienti dal Regno Unito dovranno osservare 5 giorni di rigida quarantena, senza alcuna deroga, con tanto di piano di rafforzamento delle misure che verrà introdotto dal Viminale.
L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha spiegato: “la prossima tappa degli Europei di calcio porterà tifosi provenienti dall’estero a Roma il 3 luglio per la partita Inghilterra-Ucraina. Ricordo che è in vigore, per motivi di contrasto alla pandemia e alla variante Delta, l’ordinanza per la quarantena di 5 giorni rivolta a tutti coloro che provengono dalla Gran Bretagna, la quarantena deve essere rispettata“. Partendo oggi, la quarantena scadrebbe dopo la partita di sabato. Anche per questo motivo, oltre alle logiche ragioni mirate a contenere l’eventuale diffusione della variante Delta in Italia, il governo inglese ha invitato i propri tifosi a seguire la partita da casa. A sostegno della richiesta del governo, la ‘Bbc’ riferisce che l’ambasciata britannica a Roma non metterà in vendita i biglietti per la gara Ucraina-Inghilterra, smentita anche la voce riguardante 2000 biglietti messi in vendita per i cittadini britannici residenti in Italia.
Intervistato dall’Adnkronos Salute, il virologo Fabrizio Pregliasco è intervenuto sulla vicenda spiegando: “è un guaio – afferma – perché è chiaro che la probabilità di contagio con un singolo contatto è bassa, ma più contatti ci sono e più sarà facile avere una situazione di rischio e quindi di potenziale infezione“. Insomma, “c’è la possibilità di una fregatura – avverte il virologo – E non so quanto il Green pass in questa fase iniziale abbia un effetto così sistematico e adottato, quindi non so anche quanto allo sbarco in aeroporto, o nei confronti di chi arriverà con mezzi diversi, si riesca a controllare“. Del resto, aggiunge, “prevedere 5 giorni di quarantena costerebbe ai tifosi una barcata di soldi“. E dunque come difendersi? “Bisogna chiudersi in casa, nella capanna, e aspettare che la buriana passi. Ma la vedo difficile – conclude Pregliasco – anche perché non è che si riconoscono e poi il virus, una volta entrato, si diffonde“.