Italia, Immobile fra promesse e risate: “cancello i miei gol se vinciamo gli Europei. Insigne? Spunta dall’armadio…”

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Ciro Immobile al servizio dell’Italia: l’attaccante pronto a cancellare le sue reti se gli azzurri vincono gli Europei. E quanti spaventi a causa degli scherzi di Insigne…

Se mi sento titolare? Mi sento importante, al centro del progetto e quando è così puoi giocare anche solo mezzora e darai sempre il massimo. Mai come questa volta sento la fiducia di tutti, in questi termini non mi era mai successo. Mi sento davvero bene. Ho tanto orgoglio per quanto ho, e abbiamo, fatto. Sono enormemente soddisfatto”. È un Ciro Immobile sereno e consapevole quello che parla in conferenza stampa in vista di Belgio-Italia. L’attaccante della Lazio è in ballottaggio con Belotti per la sfida dei quarti di finale, ma non dà peso alla sua eventuale mancata titolarità: il bomber campano è al servizio della squadra e a disposizione di Mancini.

Rispetto al passato, nel quale sentiva di dover dimostrare qualcosa anche in Nazionale, Immobile non ha più l’assillo del gol. Ciro ha capito che l’importante è far vincere la squadra, segnando quando possibile, ma dando sempre il massimo per il gruppo: “metto sempre tutto me stesso in quel che faccio, anche a fine allenamento mi capita di esercitarmi su cose che magari non fanno parte del mio bagaglio. Ma il gol non è un assillo: a me piacerebbe vincere gli Europei, cancellerei subito i miei due gol per portare a casa la coppa. Con l’Austria ci ho provato in tutti i modi. Un po’ per sfortuna e un po’ per errori miei non è entrata. I miei 15 gol in Nazionale sono pochi, ne avrei voluti molto di più. Sto cercando di buttare via tutte le cose non belle del passato con questo torneo. E comunque a me semmai preoccupa solo il fatto di non riuscire a aiutare la squadra, ne ho parlato anche con Mancini”.

C’è tempo anche per una battuta di spirito. Immobile è la vittima dei malefici scherzi di Insigne, diventati virali sui social. L’attaccante azzurro ci ride su: “Lorenzo è assurdo… Ora ho imparato a camminare con la massima attenzione, senza guardare il telefono. Poi lui è piccolo, salta fuori da tutte le parti. L’altra sera mi è sbucato dall’armadio quando sono rientrato in camera. Inoltre io sono uno che si spaventa facilmente”.

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