Da Messina alla Camera dei Deputati, Maria Flavia Timbro: “spero di poter utilizzare il mio ruolo per rappresentare il territorio” [INTERVISTA]

StrettoWeb

Messina: Maria Flavia Timbro martedì scorso ha fatto il suo esordio da parlamentare, l’avvocatessa messinese è subentrata allo storico sindacalista, Guglielmo Epifani, deceduto il 7 giugno scorso

Il 7 giugno scorso la morte dello storico sindacalista della Cgil, Guglielmo Epifani: al suo posto alla Camera dei Deputati ora siede un’avvocatessa di Messina, esponente di spicco di Articolo 1, che nel 2018 aveva affiancato Saitta alle elezioni comunali della città dello Stretto vinte poi da Cateno De Luca.

Maria Flavia Timbro, rappresenta il riscatto di una generazione, di tanti giovani impegnati per il miglioramento della propria terra (“feci la prima tessera a 15 anni con la sinistra giovanile”), ora si ritrova in Parlamento nello stesso gruppo di Pierluigi Bersani e del Ministro Speranza. Ma conosciamo meglio la neo deputata: attiva in politica sin da giovanissima, nel 2009 è candidata alle elezioni europee per il Partito Democratico nella circoscrizione Italia Insulare, ottenendo 14.334 preferenze, non risultando eletta. Nel 2017 lascia il PD e partecipa alla nascita di Articolo 1, di cui è segretaria provinciale a Messina, membro della direzione regionale siciliana e responsabile nazionale legalità e lotta alle mafie. Candidata con Liberi e Uguali alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Sicilia 2 alle elezioni politiche del marzo 2018, risulta la prima dei non eletti. Ai microfoni di StrettoWeb, la neo deputata, parla di vari argomenti.

Ci racconti il suo primo giorno in Parlamento…

“Sicuramente una grande emozione. Il primo giorno, poi, è coinciso con la commemorazione del compianto Guglielmo Epifani, un momento solenne ed emozionante. Devo dire che sono stata accolta benissimo da tutto il gruppo di Liberi e Uguali”.

In cosa caratterizzerà la sua azione…

“Tenterò in tutti i modi di rappresentare il mio territorio, le sue istanze e le tante richieste. La legalità e l’antimafia sociale, che spesso vengono messi da parte, saranno due punti fondamentali della mia azione”.

Alle scorse elezioni comunali di Messina fece tandem con il candidato a sindaco Saitta, cosa non funzionò?

“Credo ancora che il messaggio fosse buono: purtroppo la nostra candidatura è giunta in un momento di passaggio e di cambiamento anche sul piano della comunicazione che la gente non capì. Con quella operazione provammo a dar vita anche ad una forma di ricambio generazionale, ma il messaggio non si è veicolato”.

Cosa pensa dell’amministrazione De Luca?

“Sinceramente non condivido nè toni e nè modi. Tra l’altro questa amministrazione non ha una visione chiara: la città è in ginocchio sia culturalmente che economicamente, serve un cambio di passo serio”. 

Tra circa un anno si voterà alle regionali e si inizierà a ragionare per le comunali messinesi, Lei cosa pensa?

“Le nostre sconfitte sono figlie della frammentazione, credo che abbiamo la necessità di portare avanti un messaggio di unità vero creando un contenitore largo, che non sia un mero cartello elettorale, dove si deve delineare con serietà il futuro di Messina e della Sicilia”. 

Per la Sinistra si fa nuovamente il nome di Claudio Fava…

“Fava sarà candidato solo se riuscirà a costruire un qualcosa di largo, se sarà, quindi, il punto di riferimento per tutta la Sinistra. Lui ha un merito: aprire un dibattito non a pochi mesi dalle elezioni ma a circa un anno dall’appuntamento elettorale e questo può aiutare ad ottenere il risultato che tutti auspichiamo”.

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