Messina, Schepis a StrettoWeb: “positivi i tre anni di amministrazione De Luca. Il Ponte? Sburocratizzare le procedure”

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Messina, Schepis a StrettoWeb: “positivi i tre anni di amministratore De Luca. Il Ponte? prima di vedere realizzata un’opera così importante per l’Italia  bisognerebbe apportare i correttivi necessari alle “vetuste procedure burocratiche” che ne rallenterebbero la realizzazione”

Giuseppe Schepis, ingegnere della sicurezza, libero professionista, attualmente impegnato, da assistente tecnico informatico, nella campagna vaccinale contro il Covid-19 all’interno di un HUB della città di Messina. E’ Consigliere Comunale di Messina dal giugno 2018 ed è al primo mandato elettorale. E’ componente titolare in 5 commissioni consiliari permanenti (Mobilità e Lavori Pubblici, Sviluppo Economico e Piano Strategico, Scuola e Politiche
Culturali, Pianificazione Urbana e Statuto e Affari Istituzionali) e Vice Presidente della commissione Scuola e Politiche Culturali. In seno al Civico Consesso è stato eletto membro titolare della Commissione Elettorale e Toponomastica del Comune di Messina. L’azione politica di Schepis è prevalentemente focalizzata su tematiche riguardanti l’innovazione tecnologica, l’ambiente e i rifiuti, scuola, turismo, cultura e fondi comunitari e/o extracomunali.  Le attività e le iniziative politiche che hanno contraddistinto questi primi 3 anni di mandato elettorale pr il consigliere Schepis sono state diverse: pubblica illuminazione a Messina 2, finanziamento per potenziamento CCR e Compostaggio, Glossario RSU (Rifiuti Solidi Urbani), Sezione Trasparenza Rifuti su portale web, ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente), WiFi4EU, WikiLovesMonuments, finanziamenti nazionali scuola, Regolamento per lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale in videoconferenza e Regolamento sulla Consulta per lo Sviluppo Culturale e Turistico. Con il dott. Schepis abbiamo affrontato vari argomenti come il Ponte sullo Stretto e l’Amministrazione De Luca.

E’ ricominciata la discussione sul Ponte sullo Stretto, Lei cosa pensa?

Il dibattito sul Ponte sullo Stretto è come la marea che si innalza o si abbassa, per effetto dell’influsso della Luna, per cui le “forze gravitazionali” corrispondono a particolari momenti politici che in questo caso trovano spunto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Io non sono contrario a prescindere, tuttavia il mio spirito pragmatico mi porta a pensare che prima di vedere realizzata un’opera così importante per l’Italia intera, alla quale affiancare necessariamente delle opere compensative attuali ed attuabili su tutto il territorio della provincia messinese e di quella calabrese, bisognerebbe apportare i correttivi necessari alle “vetuste procedure burocratiche” che ne rallenterebbero la realizzazione, un po’ come è stato fatto per la ricostruzione del Ponte Morandi.

Cosa pensa dell’amministrazione De Luca?

L’amministrazione De Luca è stata eletta democraticamente e sta procedendo a portare avanti, piaccia o meno, la sua agenda politico-amministrativa. Tra alti e bassi, giudico positivamente i tre anni di amministrazione De Luca perché è stata in grado di mettere in campo un programma di “risanamento finanziario” delle casse comunali, già asseverato ed approvato dalla COSFEL, che solo nel 2020 ha consentito alle casse comunali di avere un avanzo di quasi 6 milioni di euro, impiegati per la realizzazione di progetti sempre discussi e mai realizzati in precedenza, come ad esempio la realizzazione della pubblica illuminazione nella zona di Messina 2. Certo è bene ricordare che tutte queste manovre e questi spostamenti sono stati resi possibili grazie all’approvazione degli atti in Consiglio Comunale, di cui mi onoro far parte, che ha spesso messo da parte il proprio “credo politico” e approvato le proposte messe in campo dall’Amministrazione per il bene dei messinesi, ovviamente con le dovute eccezioni di chi vota sempre per “partito preso”.

Come sta andando, secondo Lei, la campagna vaccinale in Sicilia ed a Messina?

La campagna vaccinale è partita a rilento, a causa dello scaglionamento delle categorie, delle valutazioni sui vaccini da somministrare da parte di EMA ed AIFA, e dello stato di insicurezza causato dagli sporadici ma concreti effetti collaterali (in alcuni casi letali) su alcune categorie di vaccinati, episodi che hanno alimentato scetticismo e paure. Sono impegnato in prima persona come assistente informatico presso l’Hub dell’ex Ospedale Militare, oggi DMML – Messina, per questo sento quotidianamente centinaia di persone dire: “sono felice di averlo fatto”, “non pensavo fosse così semplice e veloce”, “l’ho fatto per la mia salute e dei miei familiari” oppure “voglio andare a trovare i miei figli che vivono fuori Messina”. I numeri attuali ci fanno ben sperare sia a livello regionale che provinciale, infatti nelle ultime settimane la Sicilia ha superato il target assegnato dalla struttura commissariale del Gen. Francesco Figliuolo, e nella provincia di Messina si sta procedendo spediti con una media di circa 6000 vaccinati al giorno, di cui il 30-40% nel Comune di Messina.

Da qui a poco si inizierà a discutere sulle prossime elezioni comunali e regionali, Lei cosa pensa?

Le tornate elettorali sono sempre motivo per riscaldare i motori della propaganda elettorale che ognuno a modo suo porta avanti, chi con chiacchiere da bar dello sport e chi invece con l’impegno e i risultati ottenuti durante il proprio mandato elettorale o nel corso della propria azione civica da libero cittadino. Detto questo, se da un lato non mi appassiona la bagarre politica fatta a mezzo stampa o attraverso i canali social, trovo interessante come, rispetto al recente passato, l’accesso alle notizie e per le risposte non richieda più il passaggio obbligato attraverso le segreterie politiche, in quanto le informazioni sono in modalità “peer-to-peer” grazie ai profili sulle piattaforme social, quindi è tutto più trasparente e dinamico. Naturalmente, sta poi al singolo il saper filtrare dette informazioni.

Cosa pensa dei 100 milioni per il Risanamento?

Queste nuove risorse saranno determinanti per risanare certe aree messinesi, mai oggetto di una organica campagna risolutiva da parte della politica del passato, nonostante i decennali annunci propagandistici provenienti da Palermo e Roma. Di contro, penso che non basteranno mai centinaia di milioni di euro per “risanare” la dignità ferita delle generazioni nate, cresciute e che hanno vissuto nella “baracca di famiglia”. Gli interventi degli attuali parlamentari messinesi che hanno formulato i disegni di legge presentati in commissione ambiente alla Camera dei Deputati, in particolare uno, hanno permesso che il Governo Draghi puntasse i riflettori sull’annoso problema delle “baracche” per risolverlo in maniera definitiva. Questo dimostra che per cancellare certe vergogne del passato, l’unione di intenti è l’unica via da seguire senza se e senza ma. Ho apprezzato la decisione di affidare la gestione commissariale di questa imponente somma a S.E. il Prefetto di Messina, perché simboleggia la presenza dello Stato nel nostro comune e nello stesso tempo rappresenta il baluardo di legalità e trasparenza per l’intera durata dell’intervento. Sono entrato tempo fa in una di queste costruzioni fatiscenti e quello che ho notato subito sono state le carenze sanitarie e le condizioni non salubri dei luoghi in cui viveva la famiglia, condizioni inimmaginabili se non osservate direttamente.

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