Reggio Calabria, l’esito dell’incontro tra Massimo Ripepi e il Prefetto sui beni confiscati: “E’ partito un monitoraggio per controllare la situazione, mia visita al Comune strumentalizzata” [VIDEO]

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Le parole del consigliere comunale Massimo Ripepi al termine dell’incontro col Prefetto di Reggio Calabria sul tema beni confiscati

Si è svolto questa mattina, al Palazzo del Governo, l’incontro già programmato tra il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani e l’esponente di Fratelli d’Italia Massimo Ripepi insieme ad una delegazione di consiglieri comunali di minoranza. L’argomento è quello relativo alla gestione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta, tema sollevato nei giorni scorsi dallo stesso Ripepi nel corso di una conferenza stampa“I beni confiscati alla ‘ndrangheta risultano fuori controllo e negli ultimi sei anni, ovvero da quando è in carica l’amministrazione Falcomatà, non si è proceduto mai a nessuna ispezione. Non esistono neanche le carpette con la documentazione dell’assegnazione dei beni assegnati e, addirittura, non si conosce neanche il numero reale dei beni” è uno spaccato dell’intervento del consigliere, a cui era poi seguita la risposta dei capigruppo di maggioranza: “Non accettiamo lezioni di moralità, su beni confiscati lavoro straordinario dell’Amministrazione”, hanno replicato. Dopo questo botta e risposta il consigliere aveva appunto chiesto un incontro, avvenuto questa mattina.

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Al termine del confronto con il prefetto, all’uscita dal Palazzo del Governo, i nostri microfoni hanno intercettato Massimo Ripepi per chiedergli delucidazioni: “Ringrazio Prefetto, Capo di Gabinetto e Vice Capo di Gabinetto, che mi hanno ricevuto. Mi hanno segnalato che intanto è partito un monitoraggio che sta valutando cosa è stato fatto e cosa si deve fare. Ho chiesto aiuto in quanto io non posso andare più negli uffici da solo, ma ho bisogno di qualche forza dell’ordine perché come avete visto c’è stata una strumentalizzazione di Nancy Iachino sulla mia visita agli uffici del Comune. Io ho semplicemente chiesto i documenti e questi devono essere dati subito. Non esistono documenti sensibili che i consiglieri comunali non possano vedere, ma io non ho potuto vederli. L’elenco me l’hanno dato ma non c’è il fascicolo che prevede il regolamento, il monitoraggio”. Nel VIDEO di seguito l’intervento completo di Massimo Ripepi.

Massimo Ripepi sui beni confiscati: “Non esistono documenti sensibili che i consiglieri non possano vedere” [VIDEO]

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