Saman Abbas: indagati i genitori, due cugini e uno zio
La Procura di Reggio Emilia contesta la premeditazione ai cinque indagati per l’omicidio di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origine pakistana scomparsa dopo essersi rifiutata di sposare in matrimonio combinato un connazionale in patria. Lo ha confermato la procuratrice Isabella Chiesi. Indagati sono i genitori, due cugini e uno zio. Quanto al fatto che quest’ultimo sia ritenuto l’esecutore materiale del delitto, Chiesi si e’ limitata a dire: “Difficile sapere adesso chi e’ l’esecutore materiale, non sappiamo neppure la modalita‘”.
Saman Abbas, lite e urla coi suoi: “dammi documenti”
La sera del 30 aprile Saman aveva tentato di fuggire e ha avuto una violenta lite con i genitori. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia in carcere del Gip di Reggio Emilia per cinque indagati, padre, madre, zio e due cugini della ragazza. Saman e i genitori, e’ stato ricostruito, hanno urlato, lei li ha insultati: “Dammi i documenti”, ha detto la ragazza al padre. Lui le ha chiesto se voleva sposare qualcuno e lei ha detto che voleva solo andare via e non sposare qualcuno. Poi ha preso le sue cose ed e’ fuggita. Il padre allora ha chiamato lo zio perche’ la riportasse a casa. Lo zio poi e’ tornato, dicendo che tutto era sistemato.
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Ragazza scomparsa, il pm: “pensiamo lo zio sia in Europa”
“Noi pensiamo sia in Europa, vi e’ molta collaborazione da parte di Francia, Spagna, Svizzera. Hanno i nominativi, sanno chi devono cercare“. Lo ha detto il procuratore di Reggio Emilia Isabella Chiesi, parlando dello zio di Saman Abbas, ritenuto responsabile dell’omicidio della ragazza, i cui resti non sono ancora stati trovati. Lo zio e’ ricercato, cosi’ come un cugino, mentre un altro cugino, Ikram Ijaz, e’ stato arrestato domenica scorsa a Nimes, in Francia e ancora non si conosce il giorno in cui sara’ consegnato all’Italia. La procuratrice ha detto che si esclude che i tre siano partiti con un’auto propria. Rispetto ai genitori di Saman, Chiesi ha risposto a una domanda dei giornalisti dicendo che “non sono state esperite attivita’ di cooperazione internazionale“, ovvero rogatorie.