Le confessioni di Vittorio Sgarbi sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi e sui progetti in vista delle elezioni amministrative di Roma
“Berlusconi ha chiamato per il mio compleanno: stava male per i processi, ma era in buona forma. Mi piacerebbe farne uno dei saggi per il sostegno della cultura a Roma”. Lo ha affermato Vittorio Sgarbi in un’intervista rilasciata a Libero. Il noto critico d’arte si prepara alle prossime Amministrative nella Capitale, sarà il candidato assessore alla Cultura per il centrodestra: “io sono stato il primo del centrodestra a candidarsi a Roma: ho presentato la lista nell’ottobre 2020. Visto però che nessuno voleva convergere su dime, mi sono adattato, accettando il candidato civico. Quest’ ultima idea è stata accolta da tutte le forze di centrodestra, compresa Rinascimento, il mio partito. Nella penultima riunione avevo proposto Matone sindaco, Michetti prosindaco e mi ero offerto come assessore. Nell’ultima riunione abbiamo rovesciato i ruoli tra Matone e Michetti”.
Le idee comunque sono tante: “voglio fare di Roma un Louvre diffuso, creando un’offerta che coinvolga musei comunali, statali, privati e i Musei Vaticani. E, in occasione del Giubileo nel 2025, vorrei riaprire le 100 chiese romane oggi chiuse. L’intento è fare un nuovo Concordato, culturale, con il Vaticano. Quanto all’antichità romana, voglio far rivivere Colosseo e Fori Imperiali, portandovi in scena concerti di musica classica e commedie latine. A Roma la prima strada la dedicherò a Battiato. Evola potrebbe essere una buona idea, così come Giovanni Gentile: non si può fare la guerra alla cultura applicando le categorie di fascismo e antifascismo, tanto più se parliamo di intellettuali di questo livello. Su Almirante ho dei dubbi, perché la politica crea più conflitti”.
La battaglia con gli altri candidati è iniziata da tempo e le frecciatine, neanche troppo velate, sono già state scagliate. “L’unico candidato vero è Gualtieri – afferma Sgarbi – , che potrebbe arrivare al ballottaggio. Calenda è un figlio di papà che non andrà oltre il 10%, la Raggi si fermerà al 14-15”.