Tra i relatori dell’evento “Trasporti Logistica e Sostenibilità – Green e Blue Economy per la ripartenza”, in corso a Sorrento dall’1 al 3 luglio, organizzato dall’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, anche Andrea Agostinelli
“Il porto di Gioia Tauro ha registrato il miglior livello di connettività in Italia nel secondo trimestre del 2021. Nella classifica relativa alla connettività dei porti a livello internazionale, elaborata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo globale, lo scalo calabrese si pone al vertice del mercato italiano di settore, confermando il traguardo già raggiunto lo scorso anno”. A dichiararlo è il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, nel corso del suo intervento in occasione della tre giorni “Trasporti Logistica e Sostenibilità – Green e Blue Economy per la ripartenza” a Sorrento. Organizzato dalla Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile (Alis), l’evento offre un tavolo di confronto tra i principali attori pubblici e privati del mondo del trasporto e della logistica, per analizzare l’attuale scenario dei mercati e promuovere le iniziative verso una rapida ripartenza.
Tra i relatori del panel “Il network dei porti per lo sviluppo del Mediterraneo”, Agostinelli ha posto l’attenzione sulle ottime performances raggiunte da Gioia Tauro, evidenziate dal Liner Shipping Connectivity Index (LSCI). L’indice definisce il grado di accessibilità delle nazioni alla rete mondiale dei servizi di trasporto marittimo, che misura anche i diversi sistemi di collegamento dei porti container. “Tra gli indicatori, presi in considerazione per elaborare l’indice di connettività dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, – ha aggiunto Agostinelli – sono stati studiati il numero delle toccate settimanali, la capacità offerta dalle compagnie di navigazione, il numero dei servizi marittimi, la dimensione massima delle navi che vi ormeggiano e i numeri dei servizi diretti “.
Alla guida dell’Autorità portuale di Gioia Tauro dal 6 novembre 2015, Agostinelli, neopresidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha tracciato il percorso finora compiuto nell’indirizzare il rilancio dello scalo calabrese, tornato ad essere il primo porto di transhipment d’Italia, di recente aperto all’intermodalità grazie all’avvio del gateway ferroviario. “In soli tre anni abbiamo costruito una strategica ferroviaria realtà, da cui partono i treni, – ha dichiarato – Ora deve essere opportunamente collegata alla rete nazionale, affinché si possa assicurare un ottimale trasporto dei container dal mare verso il mercato interno”. Facendo riferimento a quanto dichiarato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel suo intervento di inaugurazione della tre giorni, per cui il collegamento del porto di Gioia Tauro rientra tra i lotti finanziati della Salerno-Reggio Calabria, Agostinelli ha aggiunto: “Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sono state previste misure a sostegno della progettazione di RFI, fondamentale anche allo sviluppo intermodale di Gioia Tauro. Il nostro porto riceverà 50 milioni di euro dal Fondo parallelo della portualità, che saranno destinati ai lavori di approfondimento di 18 metri per l’intero canale. Abbiamo scelto di tutelare e migliorare la peculiarità del nostro scalo, unico in Italia capace di ricevere i cosiddetti giganti del mare grazie ai suoi fondali”.
Con lo sguardo rivolto al futuro, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha evidenziato quanto lo sviluppo economico calabrese possa contare su realtà portuali diverse, Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Vibo Marina e Palmi, alle quali saranno rivolti lo stesso impegno e dotazione finanziaria. “Ci impegneremo ad alimentare la cultura del mare, affinché si possa radicare e diffondere la consapevolezza di quanto un porto rappresenti un autentico volano di legalità e di produttività per l’economia regionale. In questa complessiva visione, pensiamo sia opportuno programmare il rilancio di tutte le nostre infrastrutture portuali, per offrire un’ulteriore opportunità di crescita ai territori e alle comunità che li ospitano. Tra sei mesi procederemo alla redazione del nuovo Piano triennale delle opere, che includerà il porto di Vibo Marina, di recente entrato a far parte della nostra circoscrizione. A tale proposito, a breve convocheremo una serie di incontri propedeutici all’adozione della nuova pianificazione strategica del Ente, che sarà l’espressione della collaborazione e del lavoro sinergico tra Istituzioni”.