Olimpiadi di Tokyo 2021, da Rossi a Molmenti: Italia sempre al top nella canoa, in Giappone è caccia al podio

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L’Italia punta a confermare la propria tradizione vincente nella Canoa: gli azzurri a Tokyo sulle orme dei trionfi di Rossi e Molmenti

La storia olimpica della canoa inizia con l’edizione di Parigi 1924, come sport dimostrativo. Solo a Berlino 1936 lo sport è entrato a tutti gli effetti a far parte del programma olimpico, ma solo al maschile: l’apertura alle donne è datata Londra 1948 con le gare femminili di velocità. L’Italia vanta una grande tradizione con 12 medaglie delle quali 5 d’oro al maschile e 4 medaglie delle quali 1 d’oro al femminile. Indimenticabile il successo di Antonio Rossi (colpito da infarto nelle ultime ore) che vinse il K1 1500 e con Daniele Scarpa il K2 1000 ad Atlanta 1996. Scarpa conquistò anche l’argento in coppia con Beniamino Bonomi nel K2 500 metri. Al femminile impossibile non citare la recordwoman di presenze Josefa Idem, tedesca naturalizzata italiana, presente da Los Angeles 1984 (quando gareggiò per la Germania Ovest) a Londra 2012. Josefa Idem ha vinto nel K1 500 l’oro a Sydney 2000, l’argento a Atene 2004 e a Pechino 2008 quando fu battuta per soli 4 millesimi di secondo. Nella canoa slalom, presente da Barcellona 1992, l’Italia vinse l’oro proprio in Catalogna con Pierpaolo Ferrazzi nel K1. Ferrazzi, ora collaboratore tecnico federale, tornò sul podio a Sydney 2000 conquistando il bronzo. A Londra 2012 arrivò invece l’oro nel K1 di Daniele Molmenti.

Una grande tradizione da mantenere viva anche alle Olimpiadi di Tokyo. La squadra sarà composta da 7 atleti: nella canoa slalom Giovanni De Gennaro, Stefanie Horn e Marta Bertoncelli; nella canoa velocità Manfredi Rizza, Samuele Burgo, Luca Beccaro, Francesca Genzo. Quattro i pass della velocità: Rizza (6° a Rio, unico nello sprint ad aver già gareggiato ad un Olimpiade) gareggerà nel K1 200; esordio nel K2 1000 per Burgo e Beccaro. La qualificazione in barca doppia consentirà ad uno degli azzurri di gareggiare anche nella disciplina del K1 1000. Francesca Genzo (altra esordiente), si è qualificata nel K1 200 e a Tokyo gareggerà anche nel K1 500.

Gli slalomisti capitanati da Daniele Molmenti hanno ottenuto tre pass su quattro disponibili: De Gennaro arriva da vicecampione europeo nel K1 e con una medaglia d’argento in coppa del mondo, al suo esordio olimpico in Brasile terminò al settimo posto. Al femminile l’Italia dell’acqua mossa sarà rappresentata da Stefanie Horn, che ha ottenuto il 7/o posto in Brasile nel K1 e dall’esordiente Marta Bertoncelli, prima storica qualificazione nel C1 femminile, disciplina che debutterà nel programma olimpico proprio in Giappone. Molmenti ha espresso grande fiducia: “un anno di ritardo per questi Giochi ci ha fatto bene – le parole del ct -. Siamo riusciti a continuare una curva di crescita positiva che ci porta non solo a Tokyo, convinti di meritarlo, ma anche con obiettivi concreti di finale. I pass nominali sono stati confermati dagli stessi atleti che hanno qualificato la barca nel 2019, e in queste due stagioni hanno non solo hanno mantenuto la leadership in Italia, ma anche risposto egregiamente agli appuntamenti internazionali che hanno affrontato“.

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