Italia, la lezione di classe di Mancini: “pretattica del Belgio? Spero che De Bruyne e Hazard ci siano”

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Lezione di classe del Roberto Mancini: alla domanda sulla possibile pretattica del Belgio, in merito agli infortuni di De Bruyne e Hazard, il CT dell’Italia risponde augurandosi di affrontarli entrambi

Pretattica o realtà? Il Belgio rischia seriamente di giocare senza Kevin De Bruyne ed Eden Hazard, due delle sue stelle più luminose, uscite malconce dalla sfida contro il Portogallo. Problema alla caviglia per il primo, risentimento muscolare per il secondo, pochi 5 giorni di stacco fra una gara e l’altra per recuperare. Eppure dal pessimismo del post partita, si è passati ad un tiepido ottimismo. Nonostante i giocatori in questione non si siano mai allenati sul campo. Un bel rebus che verrà risolto solo al momento di comunicare le formazioni, l’Italia resta senza punti di riferimento.

Ma a Mancini poco importa. Il CT azzurro, interrogato sull’argomento in conferenza stampa, si è augurato di poter affrontare entrambi: “affrontiamo la miglior squadra in Europa insieme alla Francia, forse le migliore al mondo, ma cercheremo di vincere. Ho grande rispetto del Belgio ma dovremo fare il nostro gioco e vedere quello che accadrà. La Svizzera ha battuto la Francia, l’Olanda è andata fuori con la Repubblica Ceca, gare facili non ce ne sono. Siamo nella parte del tabellone più difficile, ora iniziamo da domani che sarà dura e difficile ma siamo consapevoli delle nostre qualità. Pretattica sulle condizioni di De Bruyne e Hazard? È anche giusto, ci attende una gara importante, nelle due rose ci sono grandi calciatori, il Belgio è in testa al ranking da tre anni. Vedere le squadre al completo per lo spettatore è bello, ci auguriamo che possano recuperare tutti, nonostante questo ci creerebbe maggiori difficoltà. Noi faremo la nostra partita, potremo magari fare degli aggiustamenti a gara in corso. Abbiamo un certo tipo di gioco, ce l’ha anche il Belgio, sarà una gara importante. Siamo felici di quel che abbiamo fatto fino ad oggi. Il ranking parla chiaro: l’importante è vincere, sappiamo chi affrontiamo, non sono lì per caso. È bello sapere che la gente si è riavvicinata alla Nazionale, questa è una cosa importante per i ragazzi e per tutti noi“.

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