Coronavirus: aumento dei casi in Sicilia, Gela ad un passo dalla “zona rossa”

StrettoWeb

Gela ha ricevuto poche ore fa la comunicazione dell’Asp di Caltanissetta a seguito dell’aumento dei casi degli ultimi giorni: è a un passo da una nuova zona rossa

Aumentano sensibilmente in casi a Gela, il Comune ha ricevuto poche ore fa la comunicazione dell’Asp di Caltanissetta ed è ad un passo dalla “zona rossa”. In questi giorni, dopo i numerosi appelli a non assembrarsi anche in occasione delle partite della nazionale di calcio, il sindaco Lucio Greco ha monitorato costantemente la situazione: il mio pensiero è rivolto, principalmente, alle attività commerciali che, dopo un inverno pesantissimo di chiusure e sacrifici, hanno fatto tanto per rialzarsi, confidando nella bella stagione – afferma Greco –. Purtroppo le regole sono chiare e i numeri sono incontrovertibili. Per l’Asp, affinché l’allarme rientri prima che sia troppo tardi, è necessaria la proclamazione della zona rossa, con tutte le misure restrittive che ne derivano”. Greco questa mattina ha più volte sentito la Regione e si dice “assolutamente d’accordo” con le parole del governatore Nello Musumeci, secondo cui è necessario rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni per far sì che vengano collegati al tasso di ospedalizzazione e non più alla percentuale dei contagi. “Purtroppo, però, mi è stato riferito, che finché non cambia la norma nazionale a quella ci si deve attenere. Per quanto mi riguarda – aggiunge il primo cittadino- nel garantire il massimo dei controlli sento la necessità, ancora una volta, di chiedere ai miei concittadini di fare un passo indietro e di ricominciare ad usare la mascherina ovunque, anche all’aperto, dove attualmente non è obbligatorio. Non è ancora, purtroppo, il momento del liberi tutti e degli abbracci. Questo è il momento di vaccinarsi, se ancora non lo si è fatto, e di adottare comportamenti improntati alla prudenza. Continuerò a seguire l’evolversi della vicenda e ad informarvi, ma, anche se è difficile, perché l’estate è sinonimo di libertà e divertimento, dimostriamoci comunità ed evitiamo tutte le occasioni in cui potrebbero crearsi assembramenti. Per fortuna – conclude – al momento i ricoverati sono pochi, e nessuno si trova in terapia intensiva, merito anche della campagna vaccinale. Corriamo tutti insieme ai ripari prima che sia troppo tardi e altri concittadini possano rimetterci la vita, il bene più prezioso”.

Condividi