Il comitato spontaneo in difesa dell’Aeroporto di Reggio Calabria: “ecco i motivi dell’atteggiamento irresponsabile di Sacal”. La lettera alle istituzioni ed autorità
La crisi dell’Aeroporto di Reggio Calabria si è sicuramente acuita con la fase della pandemia ma di certo le problematiche sono datate negli anni. I componenti del comitato spontaneo costituitosi nella città dello Stretto, in difesa della struttura aeroportuale della suddetta Città, denunciano “l’atteggiamento irresponsabile della società di gestione della struttura aeroportuale SACAL” scrivendo una lunga lettera alle istituzioni e autorità. Di seguito il testo integrale:
Ill.mo Presidente ENAC; Ill.mo Direttore Generale ENAC; Spt.le Direzione Regionale ENAC; Ill.mo Ministro alle Infrastrutture e Trasporti; Illustre Presidente della Giunta Regionale Spirlì; Illustre Assessore Regionale alla Mobilità Catalfamo; Illustre Sindaco Falcomatà; Illustre Assessore Comunale alla Mobilità Cama; Spt.le Prefettura di Reggio Calabria; Spt.le Procura di Reggio Calabria, Illustrissime Autorità:
“I sottoscritti componenti del comitato spontaneo costituitosi a Reggio di Calabria, in difesa della struttura aeroportuale della suddetta Città, denunciano l’atteggiamento irresponsabile della società di gestione della struttura aeroportuale SACAL per i seguenti motivi:
Premesso che:
• L’aeroporto di Reggio di Calabria sia da molti anni afflitto da una crisi causata dalla mancata presenza di vettori aerei in grado di soddisfare le richieste della città e di praticare una politica tariffaria congrua alla Domanda del Bacino d’Utenza dello Stretto tra Reggio e Messina.
• Come da Report 1/2017 “Stato di Attuazione degli Investimenti Aeroportuali in Italia” (URL: https://www.enac.gov.it/ContentManagement/information/N1231780450/report_1_2017_stampa.pdf) e Precedenti, pubblicati nel sito ENAC, in cui la stessa metteva in evidenza le cause del progressivo calo dell’utenza, tra cui la più gravosa era ed è tutt’ora riferita al mancato collegamento della struttura con la Ferrovia e i collegamenti marittimi con Messina, Isole Eolie e Taormina.
• Tali difficoltà erano e sono note alle varie P.A. e enti competenti che per cercare di superare tali difficoltà hanno realizzato importanti investimenti pubblici ed in particolare la Stazione Ferroviaria (Aeroporto) e il Pontile per l’Attracco di Aliscafi e vari.
• La Stazione (Aeroporto) sia perfettamente funzionante e aperta al pubblico ma inutilizzabile dall’Utenza dell’Aeroporto in quanto la viabilità di collegamento è de facto ostruita e il Pontile lasciato in stato di abbandono da ormai diversi anni.
• Il Parlamento Italiano ha stanziato un finanziamento di circa 25 Milioni di Euro per la valorizzazione della Struttura. • SACAL ha in sfregio ad ogni ragionevole valutazione inteso utilizzare queste ingenti risorse per frazionare gli Interventi in 9 micro-progetti che non affrontano i problemi citati (da voi evidenziati) e che peraltro non tengono conto della previsione d’istituzione dell’Area ZES.
• In data 27 Gennaio 2020 un Gruppo Imprenditoriale Reggino ha offerto, gratuitamente, un progetto preliminare e uno studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova aerostazione da realizzare all’interno dell’area aeroportuale in corrispondenza della fermata della Ferrovia e del Pontile che prevede un costo complessivo di realizzazione pari a circa 32 Milioni di Euro.
• Il Comune di Reggio Calabria ha già approvato un progetto per la realizzazione della nuova viabilità di collegamento tra il Centro Città e la Stazione (Aeroporto), il Pontile e l’eventuale Nuova Aerostazione.
Ciò premesso:
Si chiede di sapere quali valutazioni siano state eseguite per giustificare la realizzazione di opere minimali (i 9 micro-progetti di cui sopra) sulla Vecchia Aerostazione che non porteranno nessun cambiamento in termini di inter-modalità tra le varie Strutture, di cui sopra, e pertanto nessun miglioramento in termini di Funzionalità dell’Aeroporto e di Attrattività dello stesso. Le condizioni economiche dell’Italia e della nostra città in particolare non possono consentire di continuare a spendere denaro pubblico senza possedere la certezza di un ritorno in termini di risultati. Si invitano le Autorità in Indirizzo di avviare ogni utile approfondimento al fine di evitare che anche questa occasione diventi un’occasione persa.
Sottoscrittori:
Giuseppe Falduto, imprenditore
Filippo Siclari, assicuratore
Nicola Gullì, manager aziendale
Mimmo Praticò, imprenditore
Giuseppe Nucera, imprenditore turistico
Lucio Corrò, imprenditore
Domenico Pascuzzi, consulente tecnico
Sergio Tripodi, imprenditore
Enzo Amodeo, primario di cardiologia
Massimo Cogliandro, finanziere
Tonino Quattrone, imprenditore
Mauro Pustorino, dottore in scienze agrarie
Mario Cioeta, imprenditore caseario
Domenico Saraceno, ingegnere
Bruno Martino, primario di ematologia
Francesco Saccá, imprenditore agricolo
Mara Campolo, imprenditrice turistica
Domenico Larcara, architetto
Tino Florio, dottore oculistico
Arena Vincenzi, dottore
Franco Milasi, docente
Antonio Pirrello, direttore amministrativo
Mirko Errigo, imprenditore
Nicola Stillitano, imprenditore
Clemente Corigliano, architetto e dirigente Vigili del Fuoco
Filippo Diano, giornalista
Elena Versace, casalinga
Enza Votano, consulente
Giovanni Surace, ingegnere
Giuseppe Cannizzaro, docente
Pino Toscano, giornalista
Marcello Albanese, funzionario P.A.
Domenico Fallara, architetto e funzionario P.A.
Tullio Calabrò, docente
Giovanni Festa, ingegnere e funzionario P.A.
Alfonso Brigante, commercialista
Rocco Arillotta, fotografo
Oreste Arconte, docente
Bruno Biasi, dottore
Antonio Camera, già assessore comunale
Eugenio Minniti, architetto e funzionario R.F.I.
Salvatore Sgrò, ingegnere
Giovanni Macheda, giornalista
Antonino Tripodi, addetto vigilanza
Antonino Neri, giornalista
Paolo Mallamaci, funzionario P.A.
Dott. Anghelone Francesco Nucara, avvocato
Lillo Foti, già imprenditore
Giggi Mariano, dirigente Banca d’Italia
Gianni Canale, ingegnere
Emiliano Imbalzano, imprenditore