Messina e il suo “protettore”: Castel Gonzaga, la fortezza del ‘500 nata per difendere la città dello Stretto [FOTO]

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Alla scoperta di Castel Gonzaga, la fortezza cinquecentesca che aveva il compito di proteggere la città dello Stretto

Il Castel (o Forte) Gonzaga a Messina trasuda storia. Una storia fatta di guerre, lotte, battaglie in difesa di un territorio considerato importante. Si tratta di una fortezza costruita nel ‘500 come sistema difensivo della città e per far presidiare la zona, sotto attacco in quel periodo per via del conflitto tra l’Impero Ottomano e quello Cristiano, che terminò a Lepanto nel 1571 con la sconfitta dei primi.

Messina, la storia del Forte Gonzaga: dagli ordini dell’Imperatore Carlo D’Asburgo alla conquista spagnola

La fortezza prende il suo nome dal viceré Ferdinando Gonzaga, che – dopo le richieste dell’Imperatore Carlo D’Asburgo, che ne ordinò la costruzione perché riteneva scarso il sistema difensivo della città – chiese all’ingegnere Ferramolino da Bergamo di costruire una fortificazione moderna che prese vita nel 1540. L’ingegnere progettò la difesa dell’area collinare, dietro la fortezza, con la costruzione di due forti altissimi che avevano lo scopo di controllo. Dall’alto, infatti, era possibile osservare l’accesso di Messina da alcune località, permettendo così un controllo totale. Il grande castello, edificato a 140 metri dal livello del mare, fu eretto sulla cima del Colle del Tirone, o anche collina Monte Piselli. A partire da quella battaglia tra Ottomani e Cristiani, nel corso dei secoli successivi – anche per via della sua posizione strategica in area commerciale – l’area fu spesso sotto assedio, nonché terra di conquista delle truppe spagnole nell’700. In quegli anni furono anche numerosi gli interventi di modifica e restauro dell’area, che ha tuttavia mantenuto la sua struttura originaria fino ai giorni nostri. Trasformato in un deposito di munizioni, fino al 1970 è rimasto sotto il controllo dell’Esercito Italiano, mentre negli ultimi anni è diventato un bene in mano al Comune di Messina, che l’ha riaperto al pubblico.

Messina, il Forte Gonzaga dal punto di vista architettonico

Si tratta di una struttura piccola ma imponente, con una pianta stellare con corpo quadrato che presenta sei grandi bastioni angolari di forma triangolari. Al centro vi è presente la scala che collega il piano terra al primo piano e alla copertura, a terrazzo. L’esterno è contraddistinto da baluardi con spigoli rivestiti da blocchi di calcare su cui si notano resti di garitte. Simbolo della fortezza è la grandissima cisterna presente all’interno, che aveva un doppio compito: consentire l’allagamento dell’area in caso di attacco e garantire la presenza di acqua in abbondanza nei periodi di siccità. Sulla porta è raffigurata una frase del 1753 del viceré Laviefuille, il quale avverte che la cappella ad aula unica istituita nel ‘700 non gode del diritto d’asilo.

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