La guerra in Siria, il ping pong e il sogno Olimpiadi: la storia di Hend Zaza, a 12 anni è la più giovane stella a Tokyo

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Il ping pong come rifugio dagli orrori della guerra in Siria, un talento naturale che l’ha portata fino alle Olimpiadi a soli 12 anni: la storia di Hend Zaza, la più giovane atleta a Tokyo

Le prime gare delle Olimpiadi di Tokyo sono già iniziate, nonostante la cerimonia d’apertura sia fissata per il 23 luglio. Gli atleti fremono all’idea di potersi misurare con i colleghi di tutto il mondo alla ricerca di una medaglia che potrà iscrivere il loro nome nella storia dello sport olimpico. Chissà che emozioni starà provando in questo momento Hend Zaza, la più giovane atleta presente ai Giochi di Tokyo di appena… 12 anni! Sicuramente non avrà paura, sa che le cose di cui aver paura sono ben altre. Proviene da Hama, la città biblica dei 17 mulini, rasa al suolo durante la guerra in Siria: la piccola Hend ha vissuto gli orrori delle sparatorie, dei bombardamenti, le condizioni di difficoltà dovute al conflitto. Il ping pong le ha permesso di trovare un porto sicuro, un rifugio in cui isolarsi dal male che restava, assordante, all’esterno.

Il suo è stato un talento naturale, grezzo come i tavoli di fortuna in cui si allenava in condizioni difficili, solo di giorno a causa della mancanza di corrente elettrica. Nel 2016, due anni dopo essersi avvicinata al tennis tavolo, viene invitata dalla Federazione Internazionale a partecipare ai Giochi Giovanili della Speranza in Qatar nei quali impressiona tutti. Eva Jeler, ex coach della nazionale tedesca e animatrice di un progetto di reclutamento di giovani talenti, ha raccontato di essere rimasta folgorata da quella bimba: “non ho mai visto nessuna giocare con la sua stessa gioia e nessuna prepararsi con la sua meticolosità: aveva ovviamente molti aspetti tecnici da migliorare, ma il suo atteggiamento sempre positivo rappresentava una garanzia per il futuro“.

Da quel momento Hend Zaza inizia a pensare seriamente ad una carriera nella disciplina: inizia ad allenarsi 3 ore al giorno per 6 giorni la settimana, nel 2019 ha già vinto il titolo in tutte e 4 le categorie previste, comprese le senior. Partecipa alle qualificazioni olimpiche per l’Asia Occidentale ad Amman, rischia il ritiro per un’infiammazione alla caviglia dovuta alle ‘difficoltà’ di giocare un pavimento perfettamente levigato, lei che ha giocato per anni fra il cemento sconnesso del suo circolo in Siria, ma si riprende e batte in finale la 42enne libanese Marianna Sahakian. Si aprono per lei le porte delle Olimpiadi di Tokyo: la piccola Hend è pronta a stupire ancora.

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