Olimpiadi, “medaglia d’oro a un terrorista”! Le accuse contro Javad Foroughi: l’iraniano membro dei Guardiani della rivoluzione

StrettoWeb

Grande contestazione per la medaglia d’oro vinta da Javad Foroughi: il tiratore iraniano fa parte del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, un’organizzazione inerita dagli USA nella lista dei gruppi terroristici

Come può un terrorista vincere l’oro? Questa è la cosa più assurda e ridicola“. Il tiratore coreano Jin Jong-oh ha esternato tutto il suo malcontento per quanto accaduto nella finale della pistola 10 metri alle Olimpiadi. Una domanda piuttosto spinosa per il Cio. Le parole del coreano fanno riferimento a Javad Foroughi, vincitore della medaglia d’oro nella finale della pistola 10 metri per l’Iran, etichettato come terrorista. Il tiratore fa parte del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (meglio noti come Guardiani della rivoluzione), organizzazione che gli USA hanno inserito nel 2019 nella lista dei gruppi terroristici.

Proteste vibranti anche da “United for Navid“, l’associazione nata dopo l’esecuzione del lottatore iraniano Navid Afkari, colpevole di aver protestato contro il regime. L’associazione si è rivolta al Cio chiedendo di far luce sulla vicenda, evitando di diventare “complice nella promozione del terrorismo e dei crimini contro l’umanità“. La condanna è stata molto dura: “il 41enne Foroughi è un membro attuale e di lunga data di un’organizzazione terroristica. I Guardiani della Rivoluzione hanno una storia di violenze e uccisioni non solo di persone e manifestanti iraniani, ma anche di persone innocenti in Siria, Iraq e Libano“. Il Cio ha chiesto di presentare prove concrete contro l’iraniano, successivamente farà le sue valutazioni: “se hanno prove, siamo qui“, ha dichiarato il portavoce del Comitato olimpico Mark Adams.

Foroughi ha spiegato di aver prestato servizio in Siria come infermiere tra il 2013 e il 2015, proprio in quegli anni ha sparato per la prima volta con la pistola, sotto l’ospedale in cui lavorava come infermiere. Il giornale iraniano Javan, raccontando la notizia dell’oro vinto dall’atleta, ha scritto di “una medaglia inaspettata… vinta da un infermiere delle Guardie che è allo stesso tempo difensore della salute e del santuario“.

Condividi