Attacchi d’ansia, lacrime, delusione nazionale: il Giappone soffre con Naomi Osaka, la stella del tennis eliminata da Vondrousova

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Dalla gioia per essere stata scelta come ultima tedofora all’eliminazione prematura nel tabellone femminile: continua il periodo nero di Naomi Osaka, si spegne la grande speranza del tennis giapponese

Appena 70 minuti, un 6-1 / 6-4 nel quale di storia ce n’è stata davvero poca. Naomi Osaka abbandona le Olimpiadi di Tokyo agli ottavi di finale. Lacrime amare per la tennista nipponica, grande speranza del Giappone che l’aveva eletta atleta per eccellenza concedendole l’opportunità di essere l’ultima tedofora ad accendere la Fiamma Olimpica. Un legame particolare quello fra la Osaka e il suo Paese che è spesso stato freddo nei suoi confronti: nata da madre haitiana, cresciuta fin da bambina negli USA con costumi occidentali e pochi legami con l’Oriente, la Osaka si è dovuta riconquistare l’amore dei suoi connazionali a suon di vittorie.

Dal 2018 al 2021 4 Slam (2 Australian Open e 2 US Open), la vetta del ranking femminile e l’arrivo a Tokyo da favorita numero 1 per l’oro. Unica incognita la sua condizione psico-fisica (più psico che fisica). La giovane tennista si era ritirata dal Roland Garros e aveva saltato Wimbledon decidendo di prendersi una pausa dal tennis, spiegando di soffrire di attacchi d’ansia, di entrare in panico prima di parlare con i media, di sentirsi schiacciata dalla pressione delle aspettative. Il sorriso le era tornato al momento di accendere il tripode olimpico, da superstar e icona di stile con le sue scintillanti treccine rosse. Il suo cemento l’ha tradita. Contro Vondrousova, finalista Roland Garros 2019, non c’è stata partita. Il Giappone perde una medaglia che sentiva (quasi) già in ghiaccio: è il secondo ‘dramma sportivo’ dopo quello di Uchimura nella ginnastica. Osaka dovrà rialzarsi di nuovo, anche grazie al calore della sua gente.

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