Lo Squalo dello Stretto, Vincenzo Nibali, sta cercando il colpaccio nella settima tappa del Tour de France, la più lunga di questa edizione: è in una super fuga con altri campioni e due compagni di squadra
Vincenzo Nibali infiamma il Tour de France: lo Squalo dello Stretto ha attaccato nella prima parte della 7ª tappa partita alle 11:00 di stamattina da Vierzon. E’ la più lunga di questo Tour de France, ben 249,1km, con cinque gran premi della montagna tra cui uno, il Signal d’Uchon, particolarmente duro con punte al 18% e gli ultimi due chilometri oltre il 10% ad appena 18km dal traguardo. E’ un percorso abbastanza simile a quello delle Olimpiadi di Tokyo dove il 24 Luglio le nazionali si giocheranno le mondiali nella gara su strada, un po’ più lungo ma meno duro nelle salite. Evidentemente Nibali vuole testare la gamba in vista di Tokyo, il più grande obiettivo della sua carriera.
Ma attenzione, perchè per come si stanno mettendo le cose in corsa, non è da escludere che questa tappa vada a stravolgere il Tour de France dello Squalo, che potrebbe ritrovarsi proiettato nelle parti altissime della classifica. Nibali, infatti, è entrato in una “super fuga” in cui ci sono anche la maglia gialla Van Der Poel, il suo grande rivale Van Aert e altri corridori di altissimo livello come Asgreen, Kragh Andersen, Mohoric, Guerriero, Simon Yates, Philippe Gilbert, Victor Campenaerts, Bakelants, Konrad ed Erviti, tutti molto forti in salita e destinati a giocarsi la tappa. Nibali può contare sull’aiuto di due compagni di squadra, Stuyven e Skujins. I fuggitivi, che in tutto sono 29, quando mancano 153km al traguardo hanno già superato i 4 minuti e mezzo di vantaggio, un distacco che i fuggitivi potranno ulteriormente incrementare nel corso della tappa ancora molto lunga e adatta alle fughe da lontano con tanti sali scendi sfavorevoli al gruppo.
In classifica generale Nibali è 19° con meno di 3 minuti di ritardo dalla maglia gialla, ma con appena 1 minuto di ritardo da Carapaz, Roglic e Thomas e con poco più di 2 minuti e mezzo di ritardo da Pogacar. Se la fuga di oggi prenderà un grande vantaggio, lo Squalo potrebbe rientrare in corsa anche per la classifica generale (unico tra i fuggitivi con potenzialità di classifica finale), che non era una sua grande ambizione prima della partenza ma se si ritrovasse lì, dovrebbero essere poi gli altri a staccarlo sulle salite, in un Tour de France con moltissimi arrivi in discesa particolarmente adatti alle caratteristiche del campione messinese.