Niente maxi schermo all’Arena di Reggio Calabria, spunta una terza versione dei fatti: “non abbiamo mandato alcuna richiesta di autorizzazione”. Nuova chance per domenica?

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La versione del Consigliere delegato all’Estate Reggina Mario Cardia non coincide con quella degli organizzatori, che a loro volta cambiano esposizione dei fatti con un secondo comunicato: di chiaro sul mancato maxi schermo all’Arena Ciccio Franco non c’è ancora molto, ma un modo per far dimenticare ai cittadini questo pasticcio adesso può trovarlo il Sindaco Falcomatà in persona

Tanto scontento per i reggini accorsi ieri all’Arena Ciccio franco per seguire la semifinale di Euro 2021, Italia-Spagna. Prima la notizia del montaggio di un maxi schermo per tifare gli Azzurri in diretta dalla Via Marina diffusa sui social e sulla stampa già da lunedì, poi l’improvvisa doccia fredda a poche ore dalla partita. Diverse persone non erano al corrente del cambio di programma e quindi si sono recate sul posto munite di bandiere tricolori e maglie della Nazionale, convinte di poter assistere all’evento in pubblico come in tutte le altre città d’Italia e iniziando a prendere posto sui gradoni del teatro all’aperto situato sul Lungomare di Reggio Calabria, per poi essere costretti a tornare a casa velocemente per non perdere almeno il fischio d’inizio a causa dell’annullamento dell’evento da parte dell’Amministrazione Comunale. In serata è arrivata poi una nota di precisazione firmata dal Consigliere del Sindaco Falcomatà delegato all’Estate Reggina Mario Cardia, con la quale l’esponente comunale ha tenuto a sottolineare di come non si sia trattato di un “annullamento”, bensì di una mancata autorizzazione alla proposta degli organizzatori di tentare “in extremis di modificare la natura dell’evento”.

Di chiaro, però, in tutto questo c’è davvero poco, perché successivamente l’Associazione Providence, organizzatrice dell’evento “Vivendo in Musica III edizione 2021”, ci ha inviato un’email in cui racconta una versione dei fatti ulteriormente differente persino rispetto a quella ufficialmente fornita da Cardia per conto del Comune. “Si fa presente che l’Amministrazione Comunale non c’entra nulla con la mancata proiezione della partita – si legge nel messaggio firmato dall’Associazione – . Noi, come Associazione Providence, abbiamo fatto richiesta soltanto per evento musicale. La notizia del maxi schermo e poi dell’annullamento sono responsabilità esclusivamente nostra, in quanto non abbiamo mandato alcuna richiesta di autorizzazione ai settori competenti”. Insomma, i promotori dell’iniziativa giustificano la decisione del Comune e si assumono le responsabilità di un’autorizzazione che dicono di non aver mai inviato, mentre il Comune tramite Cardia dice che è arrivata (seppur “in extremis“) e non è stata autorizzata perchè non rispondente all’evento originariamente concesso.

Tutto sembra tranne che una situazione chiara. Di certo, c’è solo che una quarantina di tifosi reggini si è trovata a rientrare tristemente presso le proprie abitazioni o a cercare un altro punto d’appoggio per seguire la semifinale tanto attesa. Ma adesso probabilmente è inutile continuare a guardarsi alle spalle, un modo per scusarsi con la cittadinanza dopo questo pasticcio esiste: il Sindaco Giuseppe Falcomatà infatti potrebbe  organizzare un maxi schermo all’Arena dello Stretto o in Piazza Indipendenza in occasione della finalissima che l’Italia giocherà domenica 11 luglio contro la vincente di Inghilterra-Danimarca, esattamente come sta accadendo già per le partite meno importanti in tutte le altre città d’Italia. Sarebbe il modo migliore, a prescindere dal pasticcio di ieri sera, per fornire ai reggini un’occasione per vivere in comunità le emozioni per un appuntamento storico della Nazionale più rappresentativa del Paese.

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