Italia a caccia della prima medaglia nel nuoto sincronizzato: a Tokyo 2021 Linda Cerrutti e Costanza Ferro guidano le azzurre in doppio e a squadre
Il medagliere olimpico del nuoto sincronizzato azzurro è ancora fermo sullo zero, ma il movimento italiano è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. A Tokyo 2021 l’Italia si presenta nelle prove di squadra e in doppio con 10 carte olimpiche in totale. Il podio sarebbe un’impresa, l’obiettivo è di ridurre ulteriormente il gap e migliorare il 6° posto della prova di coppia ottenuto a Rio dal duo Cerruti-Ferro e il 5° della prova a squadre.
Dal 2 al 7 agosto l’Acquiatic Center ospiterà le gare della squadra azzurra (formata da Linda Cerruti, Domiziana Cavanna, Beatrice Callegari, Francesca Deidda, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli ed Enrica Piccoli) qualificatasi nel preolimpico di Barcellona nello scorso 12 giugno grazie ad un primo posto ottenuto davanti a Spagna e Grecia. A Tokyo sono previste le prove a squadra e in singolo, che a loro volta si articolano in prova tecnica e libera: i punteggi delle due si sommano per delineare la classifica finale. In testa al medagliere c’è la Russia che con dieci ori rappresenta la superpotenza del nuoto sincronizzato: ma la delegazione di Mosca, causa scandalo doping, è squalificato e non potrà prendere parte alla rassegna olimpica. Il Paese con più podi è il Giappone, ma non è mai salito sul gradino più alto del podio. Per il resto solo Cina, Canada, Stati Uniti, Spagna e Francia vantano medaglie olimpiche. In gara a Tokyo ci saranno 104 atlete. Niente da fare per Giorgio Minisini: niente lasciapassare per il sincro maschile, probabilmente se ne riparlerà per Los Angeles 2028.