Dopo le polemiche al maschile, ci pensano le donne del judo ad andare oltre la politica: l’israeliana Raz Hershko e l’araba Tahani Alqahtani si abbracciano dopo l’incontro
C’era il rischio di un terzo abbandono alle Olimpiadi, ma le donne sono andate oltre la politica. La sfida di judo tra l’israeliana Raz Hershko e l’araba Tahani Alqahtanid si è svolta regolarmente, con la vittoria della Hershko, ma soprattutto l’abbraccio finale fra le due atlete in un gesto che va oltre la sportività. È praticamente una piccola tregua politica. Nei giorni scorsi infatti, la questione fra Israele e Palestina aveva influenzato l’esito dei Giochi Olimpici al maschile. Gli atleti Fethi Nourine (Algeria) e Mohamed Abdalrasool (Sudan) hanno scelto di abbandonare il tatami pur di non affrontare l’israeliano Butbul, esprimendo così il loro sostegno alla causa palestinese. Gesto condannato dal Cio e punito con il ritiro delle credenziali e l’apertura di un’inchiesta per violazione delle norme della carta olimpica.
Questa volta nessun problema politico. “Il match tra Tahani Alqahtani e Raz Hershko si è svolto regolarmente e rappresenta un notevole passo avanti nel segno del rispetto e dell’amicizia dimostrando – scrive la federazione internazionale judo – come lo sport possa andare oltre ogni influenza politica o estranea ai valori olimpici“.
Raz Hershko from #Israel 🇮🇱 and Tahani Alqahtani from #Saudi_Arabia 🇸🇦 make history by competing each other in the olympic games and shaking hands after their Judo fight.
They are both winners 👏🏅#Tokyo2020 @kaisos1987 pic.twitter.com/CrVVW9uB4T
— Yonatan Gonen (@GonenYonatan) July 30, 2021