Vanessa Ferrari accusata di razzismo poco prima dell’inizio delle Olimpiadi di Tokyo: la ginnasta azzurra finita al centro di un fraintendimento, la collega Simon Biles la difende
“La prossima volta io e Vanessa ci dipingeremo il volto di nero per vincere“. Una vecchia frase pronunciata a caldo, dopo essere finita fuori dal podio nel Mondiale di Anversa, da Carlotta Ferlito, atleta azzurra della ginnastica che con il razzismo non ha nulla a che fare, è ritornata a far discutere poco prima delle Olimpiadi di Tokyo. Questa volta però, a finire nel polverone mediatico, è stata la ‘Vanessa’ citata nella frase, ovvero la ginnasta Vanessa Ferrari. In molti hanno invece affibbiato la frase alla stessa Ferrari, raggiunta nelle ultime ore da una vera e propria shitstorm social (tempesta di insulti).
La ginnasta tricolore è stata costretta a pubblicare un post nel quale ha ribadito la lontananza da tali affermazioni: “vengo attaccata con commenti e insulti per una frase razzista, nei confronti di @Simonebiles , che non ho mai detto! Questo e stato detto da una mia compagna di nazionale, nel 2013, e io non c’entro niente. Qualcuno ha incolpato me ingiustamente e questo viene condiviso senza prima verificare che questo sia vero. Quelli che stanno condividendo questo post contro di me dovrebbero farsi un esame di coscienza, perché stanno incolpando la persona sbagliata“. A placare l’ondata di odio verso la ginnasta azzurra ci ha pensato la stessa Simone Biles che ha scritto: “ragazzi smettetela di prendervela con Vanessa Ferrari, lei è sempre stata gentile con me e il Team USA“, per poi rivolgersi direttamente all’atleta italiana “spero di incontrarti in pedana e chiederti scusa ufficialmente per quello che hai dovuto subire. Nel frattempo in bocca al lupo a te e al Team Italy!“.