La moglie è in dialisi, ma i parcheggi esclusivi sono tutti occupati: la denuncia del signor Paolo per i disagi degli emodializzati agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

StrettoWeb

La denuncia del signor Paolo, marito di un’emodializzata costretta a percorrere chilometri all’interno degli Ospedali Riuniti a causa dei parcheggi esclusivi riservati ma tutti occupati

A malincuore quest’oggi si racconterà un’altra triste e cupa pagina della sanità calabrese, di un altro disservizio di un circolo vizioso che va solo a discapito di pazienti e cittadini. Ciò che si racconterà non vuole creare polemica, ma generare discussione ma soprattutto una soluzione ad un problema, che come ci giunge da più voci ed esperienze, non è recente ma che ormai è radicato e storico. In particolare si parla di ciò, per la segnalazione di un cittadino, marito di una paziente in dialisi dell’ospedale Riuniti di Reggio Calabria, il quale è costretto tra varie difficoltà a vivere una vita di sacrifici e che oggi stufo e stanco per l’accaduto, ripetuto più volte, denuncia il problema attraverso la nostra testata.

Il signor Paolo combatte da anni contro i problemi di salute che vive la moglie, ormai da mesi in dialisi presso la struttura reggina, ma nonostante già il grosso problema di base che vive in famiglia, a complicare la situazione ci si mette anche l’organizzazione, non proprio impeccabile, della struttura Ospedaliera Reggina e l’inciviltà di alcuni dei suoi concittadini, che con i loro comportamenti gli fanno vivere ripetutamente enormi difficoltà nella viabilità e nei suoi numerosi viaggi da e verso l’ospedale per accudire la moglie.

In particolare, il problema riguarderebbe la questione dei parcheggi esclusivi per gli emodializzati. Tali parcheggi sono presenti all’interno dell’Ospedale Riuniti, ma non sono resi disponibili e accessibili a famiglie e pazienti destinatari, a causa dell’inciviltà di numerosi cittadini o membri del personale sanitario dell’ospedale stesso, perché vengono quotidianamente occupati senza alcun rispetto o giudizio da questi, creando numerosi disagi e problemi ai veri destinatari di diritto, che inoltre sono muniti di permesso fatto dalla direzione sanitaria dell’Ospedale per parcheggiare in questi posti riservati.

Tale mancanza di civiltà costringe gli stessi emodializzati a parcheggiare lontano dalla struttura dove fanno terapia, comportando così il disagio di fare vari chilometri a piedi. Un problema che è figlio di inciviltà e poca organizzazione che genera rabbia e delusione da parte di chi come il signor Paolo vorrebbe solo avere ciò che gli è di diritto per poter aiutare e assistere nel migliore dei modi la moglie. Come il signor Paolo ce ne sono tanti che lamentano tale questione, perciò quest’oggi solleviamo un urlo di rabbia ma anche possibilmente di speranza, affinché queste grida vengano ascoltate dai diretti interessati e dalle autorità di competenza, affinché tale disagio si risolva e possa rimanere così solo uno spiacevole ricordo!

Invitiamo tutti ad intervenire, poiché la salute è un diritto, non un favore e tutte le componenti sociali devono essere protagoniste di azioni che favoriscano e tutelino il più possibile il rispetto di questo! Aspettando riscontro in merito e in attesa di soluzioni, la domanda sorge spontanea: “Dove mettere gli emodializzati?”

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