Olimpiadi di Tokyo, quante medaglie può vincere l’Italia? Il sogno è superare i 36 podi di Roma 1960: gli azzurri da tenere d’occhio

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L’Italia guarda con grandi ambizioni alle Olimpiadi di Tokyo: gli azzurri sognano di ritoccare il record di 36 medaglie dell’edizione casalinga di Roma 1960. Non sarà facile, ma la qualità della spedizione tricolore permette di sognare

Ci siamo! Le Olimpiadi di Tokyo sono finalmente iniziate, seppur con un anno di ritardo legato all’emergenza Covid. Gli atleti hanno avuto un anno in più per prepararsi, al netto degli stop dei campionati dovuti alla pandemia, ma non vedono l’ora di misurarsi con i colleghi di tutto il mondo a caccia di una medaglia che può davvero fare la differenza fra un’ottima carriera e la leggenda della disciplina. L’Italia guarda con fiducia alla kermesse giapponese, decisa a fare incetta di più trofei possibili: il sogno, neanche troppo nascosto, è quello di ritoccare il record di 36 podi che resiste ancora da Roma 1960. Obiettivo minimo invece eguagliare le 28 medaglie di Rio, cifra che potrebbe addirittura stare stretta agli azzurri, del resto il talento non manca.

Quante medaglie può vincere l’Italia alle Olimpiadi? Gli azzurri da tenere d’occhio

La prima gioia potrebbe arrivare addirittura nella giornata inaugurale: Vito Dell’Aquila è un serio candidato al podio nella taekwondo 58 kg, la speranza è di vederlo in ogni caso in finale per l’argento o l’oro sulle orme del concittadino di Mesagne Carlo Molfetta, oro a Londra nella medesima disciplina. Occhio anche ad un altro giovanissimo della disciplina: Simone Alessio arriva da Campione del Mondo nei 74 kg e, seppur gareggi negli 80 kg, parte con i favori del pronostico. Dalla scherma è ‘obbligatorio’ aspettarsi più di un metallo, del resto con atleti come Daniele Garozzo, Arianna Errigo e Rossella Fiamingo, ma anche i team di fioretto, spada e sciabola di ambo i sessi, le aspettative non possono che essere alte. Discorso simile per il tiro a volo, fucina di grandi soddisfazioni: la gara mista con la portabandiera Jessica Rossi e l’ex marito Defilippis, così come la Bacosi nello skett dovrebbero essere delle vere e proprie sicurezze dorate.

Foto Ansa

L’acqua è il nostro elemento, del resto, siamo pur sempre ‘azzurri’. Federica Pellegrini farà di tutto per portarsi a casa un’ultima medaglia in quelle che saranno le sue ultime Olimpiadi: un bronzo nei 200 sl, disciplina che ha dominato a tutte le latitudini, sarebbe il saluto conclusivo di un’atleta non a caso ‘Divina’. Paltrinieri e Detti puntano seriamente al podio: il primo nei 10 km in acque libere, il secondo nei 400 e negli 800 sl. Quadarella e Panziera dovranno giocarsela contro americane e australiane, ma le azzurre si tufferanno in acqua senza paura. La baby Benedetta Pilato non è più una sorpresa, deve diventare certezza. Il canottaggio regala soddisfazioni ininterrottamente dal 1984, lecito aspettarsi una continuità nella tradizione: il quattro di coppia punta all’oro; il 4 senza uomini vuole il podio, così come il doppio leggero femminile che sogna la prima medaglia della storia. Neanche a dirlo, il Settebello di pallanuoto, già campione del mondo, vuole sfilarsi l’oro del Mondiale per mettersi al collo quello olimpico.

Credits: Instagram @Kikkafede88

L’atletica ha perso Larissa Iapichino per infortunio, ma ha le sue frecce: Filippo Tortu è apparso un po’ in ombra, ma siamo tutti a conoscenza del suo talento; arriva da primatista dei 100 metri Marcel Jacobs, con l’obiettivo di stupire ancora. Da tenere d’occhio il solito Gianmarco Tamberi che nel salto in alto può regalare grandi emozioni. Aspettative importanti negli sport di contatto. Frank Chamizo vuole l’oro nella lotta libera dopo il bronzo di Rio, stesso obiettivo per Busà nel karate, accompagnato magari da un podio della Bottaro.

Veniamo agli sport di squadra. Il ciclismo farà sognare. Filippo Ganna a cronometro ha ben pochi rivali, specialmente se becca la giornata perfetta. Elisa Longo Borghini proverà a dire la sua nel femminile, così come la squadra maschile su strada con Vincenzo Nibali che ha un conto aperto con i Giochi dopo la caduta a Rio 2016 che lo ha privato dell’oro: anche se il ciclista messinese è apparso in calo nelle ultime stagioni, le motivazioni extra in un campione del suo calibro possono fare la differenza. Su pista Elia Viviani punta al podio da portabandiera, da tenere d’occhio anche la squadre maschile e femminile. Nel beach volley la coppia Lupo-Nicolai arriva da vice campione, dunque vorrà ripetersi. Nel volley invece l’Italia maschile e quella femminile hanno la qualità e l’ambizione per poter puntare al metallo più prezioso. Qualche sorpresa per concludere? La grazia delle Farfalle della ritmica e la grinta di Laura Rogora all’esordio nell’arrampicata potrebbero essere due dolci novità.

Foto di Luca Zennaro/ Ansa
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