Reggina, la sincerità di Mangiarano: “Questa la verità su Mirabelli e sulle mie voci al Cosenza. Debiti? Ci sono in tutte le società”

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Le parole del direttore generale della Reggina Giuseppe Mangiarano su diversi argomenti riguardanti il club amaranto

Rumors più vecchi e più recenti, diretti e indiretti, organizzazione societaria, debiti, questione stadio e non solo. Diversi argomenti ha trattato, ai microfoni di Radio Antenna Febea, il direttore generale della Reggina Giuseppe Mangiarano. L’ex dirigente del Milan ha lavorato in silenzio in questi primi mesi e forse anche per questo più volte si sono rincorse strane voci: da quelle su Massimiliano Mirabelli al posto del ds Taibi a quelle che volevano lo stesso dg al Cosenza, su cui praticamente smentisce (ma non c’era alcun dubbio): “è normale che alcune persone potessero associare il mio nome a una parte della mia storia – ha detto Mangiarano – ma ognuno di noi cammina con le proprie gambe. Massimo Taibi è un direttore sportivo che è riuscito a vincere dove altri avevano fallito. E’ un percorso, quello tra la Reggina e Taibi, che a mio avviso proseguirà. Sulle mie voci a Cosenza? Ci vado spesso, ma perché c’è mia mamma lì e la vado a trovare”.

Tra le domande dei tifosi poste in studio al direttore ci sono anche quelle relative all’organizzazione societaria e ai debiti: “ho trovato una società organizzata e prima di arrivare ho cercato di capire com’era Reggio – ha proseguito Mangiarano – Sono stato fermo e in silenzio i primi mesi, cercando di dare serenità all’allenatore, alla squadra, al ds. Ora siamo messi meglio rispetto a quando sono arrivato, ma il percorso è ancora lungo. Ricordiamoci che questa squadra 5 anni fa era tra i dilettanti. Io guardo le altre piazze, gli altri club falliti e ripartiti, e noto che fanno fatica. Io oggi invece mi ritrovo in una società che ha un obiettivo e una speranza. I debiti? Noi stiamo cercando di ricucire un rapporto coi fornitori, rendendo la Reggina una società virtuosa, ma è un processo che avverrà nel tempo. I debiti ci sono in tutte le società, si pagano e si onorano. Quando una persona ritiene che il debito non sia stato soddisfatto, ci sono i tribunali, e lì si risponde. Ho trovato una società che sta cercando di onorare tutti i suoi debiti. Il 28 giugno abbiamo presentato la documentazione alla Covisoc e ci hanno ammesso, vuol dire che entro quella data eravamo a posto”.

Altro argomento è quello relativo allo stadio Granillo, su cui Mangiarano si mostra cauto, non per cause totalmente dipendenti dal club: “per noi il Granillo non è una priorità perché non sappiamo cosa succederà con la riapertura degli stadi. Quando avremo certezza che riaprirà al 100% vedremo cosa fare insieme all’Amministrazione Comunale, che si è mostrata disponibilissima. Ad oggi nessuna società di calcio sa cosa il Governo deciderà. Di certo in Inghilterra, a Roma, in Europa, per gli Europei gli stadi li hanno riaperti. Credo che il prossimo campionato sarà sulla falsariga di quanto visto ai campionati europei. Con il nostro general manager De Lillo abbiamo chiesto la riapertura totale, al 100%”.

 

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