Reggio Calabria, niente più reddito di cittadinanza e indennità a chi non manda i bambini a scuola: il nobile protocollo per un futuro migliore

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Reggio Calabria, firmato stamattina al Tribunale dei Minori un importante protocollo per combattere il grave fenomeno della dispersione scolastica: le famiglie che non mandano i figli a scuola non percepiranno più reddito di cittadinanza e altre indennità

Niente più reddito di cittadinanza e indennità varie per i genitori che non mandano i bambini a scuola: stamattina presso il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, le autorità cittadine hanno firmato un nobile protocollo d’intesa per combattere il fenomeno della dispersione scolastica e dare, tramite la cultura e la legalità, un futuro migliore al nostro territorio. Il protocollo consentirà di fare piena luce su “ambienti che conosciamo e non conosciamo, perchè i numeri sono oscuri: non abbiamo dati precisi perchè la realtà delle famiglie di degrado sfugge ai controlli“.

Il protocollo è stato sottoscritto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, dott. Roberto Di Palma; dal direttore provinciale dell’INPS di Reggio Calabria, dott. Angelo Manna, dal dirigente del settore welfare ed istruzione del Comune di Reggio Calabria, dott. Francesco Barreca, e dalle dirigenti degli Istituti Comprensivi “Bernardino Telesio”, “Falcomatà Archi” e “Radice Alighieri”, Marisa Guglielmina Maisano, Serafina Corrado e Simona Sapone rappresentata da una docente.

Il procuratore Di Palma ha evidenziato l’importanza delle sinergie tra istituti della pubblica amministrazione, sottolineando quanto il diritto all’istruzione sia fondamentale per il territorio. “Ci sono due tipi di fenomeni di dispersione scolastica – ha spiegato il procuratore – C’è quella di chi inizia la scuola e non la continua e fa moltissime assenze, e poi c’è il fenomeno della dispersione scolastica primaria, di base, e cioè tutti quei ragazzini che non vengono neanche iscritti alla prima elementare. Bimbi che si disperdono e di cui non si sa nulla. A volte vengono poi presentati per l’iscrizione alla prima elementare anni dopo, quando hanno 7, 8 o 9 anni, con problemi enormi e insormontabili per l’inserimento alla luce del primo fine della scuola, che è quello della socializzazione. Il fenomeno della dispersione scolastica nel territorio del Comune di Reggio Calabria è un fenomeno enorme, di cui non conosciamo neanche le proporzioni. E’ inaccettabile che ai bambini venga negato il diritto all’istruzione, per cui in passato i nostri avi hanno combattuto e che oggi lo Stato offre gratuitamente a tutti i cittadini. La negazione di questo diritto significa tarpare le ali a futuri professionisti e dirigenti. E allora oggi firmiamo questo protocollo per combattere questo grave fenomeno, che ci consentirà di strappare molti bambini dalle grinfie della criminalità. Almeno il 75% dei ragazzi che passano da questo Tribunale per aver commesso dei reati sono ragazzi che hanno abbandonato o non hanno mai frequentato la scuola. E’ molto molto raro che ragazzi che frequentano la scuola commettano dei reati. L’equazione cultura e legalità ha una grandissima incidenza. La nostra finalità è quella di evitare la dispersione scolastica, e per farlo abbiamo messo insieme l’Ufficio Anagrafe del Comune e le scuole, che oggi non sanno quanti sono i bambini del loro circondario. Da quest’anno, il Comune fornirà alle scuole gli elenchi dei bambini dei loro quartieri. Iniziamo con queste tre scuole che operano ad Archi, Arghillà e Ciccarello perchè sono quelle in cui il fenomeno è più rilevante. I bambini non iscritti verranno segnalati alla Procura della Repubblica per i Minorenni, che interpellerà le famiglie per sapere se sono iscritti altrove. In caso negativo, avranno 10 giorni di tempo per portare in Procura il regolare certificato di iscrizione, e il nostro obiettivo è fare in modo che tutti si possano iscrivere. Chi non lo farà dopo quest’ulteriore passaggio, verrà segnalato alla Procura della Repubblica per Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori (Art. 731 del Codice Penale) e all’INPS, che sospenderà per i genitori la percezione del reddito di cittadinanza, l’indennità di frequenza e accompagnamento e tutti gli altri sussidi previsti dal nostro ordinamento. Riteniamo sia un ottimo sistema per indurre le famiglie a non venire meno alle loro responsabilità, con un protocollo che ha finalità preventiva“.

Il procuratore Di Palma ha anche spiegato che “quasi sempre si tratta di famiglie legate alla ‘Ndrangheta, seppur in modo marginale. E’ la bassa manovalanza, perchè le borghesie mafiose ci tengono ad avere figli acculturati, non si espongono al rischio di non mandarli a scuola, anzi determinati nomi come i Piromalli, i De Stefano, i Tegano, vanno nelle scuole migliori o forse anche nelle scuole private. Il fenomeno dell’abbandono è invece più diffuso nelle famiglie rom e di quelle frange criminali legate anche alla ‘Ndrangheta”.

Il direttore provinciale dell’INPS di Reggio Calabria, dott. Angelo Manna, ha spiegato l’importanza del protocollo “anche per il nostro istituto, che ha la prerogativa poco conosciuta di essere un presidio di legalità per i territori, una prerogativa che per noi è un elemento fondamentale. All’interno del nostro istituto c’è un’attività di intelligence quotidiana, in sinergia con le forze di polizia, che ci consente di intercettare distorsioni. Abbiamo un ufficio dedicato esclusivamente alle relazioni con le forze di polizia e alla lettura incrociata dei dati. L’obiettivo di questo protocollo è aulico: si tratta della crescita culturale del territorio e dei nostri ragazzi, su cui noi ci siamo al 100%. E’ inoltre molto importante mettere in rete le pubbliche amministrazioni“.

Molto importanti anche le riflessioni delle dirigenti delle scuole che sono presidio di cultura e legalità nei quartieri più fragili e degradati della città. “La Dad ha nuovamente aumentato il fenomeno della dispersione scolastica – ha detto la dott.ssa Marisa Guglielina Maisano, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Bernardino Telesio” – Su 250 alunni della scuola elementare, almeno 70 devono essere segnalati perchè hanno capito che c’è l’obbligo ma hanno interpretato che possono far frequentare i bambini un giorno si e 4 no, quindi hanno pesantissime lacune“.

I risultati del protocollo verranno presentati tra un anno.

Siclari: “ottima iniziativa che deve essere estesa a livello nazionale”

“L’iniziativa assunta dai Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria si muove nel segno della perdita del beneficio del reddito di cittadinanza per quei genitori che non fanno frequentare ai propri figli la scuola. Si tratta di un’ottima iniziativa che deve essere estesa a livello nazionale”, è quanto afferma il senatore di Forza Italia, Marco Siclari. “Proporrò quindi una modifica espressa della legge istitutiva del reddito di cittadinanza che preveda la decadenza immediata dal beneficio per chi non fa adempiere ai bambini l’obbligo scolastico ed alla prima occasione utile depositerò uno specifico emendamento in tal senso che permetta di accelerare i tempi. La scuola e l’istruzione sono le prime e più importanti armi che abbiamo contro le devianze, la delinquenza e le mafie. Ha così concluso il senatore azzurro capogruppo in commissione salute”, conclude.

Roberto Di Palma, Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, illustra il protocollo contro la dispersione scolastica [VIDEO]

Il Dirigente del “Falcomatà Archi” Serafina Corrado spiega l’importanza del protocollo contro la dispersione scolastica [VIDEO]

Il Dirigente del “Bernardino Telesio” Marisa Maisano sul protocollo anti dispersione scolastica [VIDEO]

Protocollo contro la dispersione scolastica, parla Carmela Nucera del Polo 1 di Reggio Calabria [VIDEO]

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