La chiesa ‘del Ringo’ a Messina: la Madonna del Buonviaggio e la tradizione dei cavalieri

StrettoWeb

Storia e curiosità della chiesa ‘del Ringo’ a Messina: le origini del nome singolare, la tradizione dei cavalieri e quella legata alla Madonna del Buonviaggio

La città di Messina, come del resto l’intera Sicilia, è fortemente legata alla cultura cristiana. Non solo feste e tradizioni, anche l’arte ha stretto un legame indissolubile con la religione, con la mano degli artisti capace di tramutare in opere il forte atto di fede della popolazione peloritana. Passeggiando per le vie principali della città non è dunque raro imbattersi in opere che richiamino le principali figure del cristianesimo. Su viale della Libertà ad esempio, è presente una chiesa davvero particolare, già a partire dal nome: la Chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio, altresì detta ‘del Ringo’.

La giostra dei Cavalieri e la tradizione del ‘Buonviaggio’

L’opera di costruzione della chiesa è iniziata nel 1598, avviata da un signore messinese di nome Lorenzo Abbate il suo completamento è avvenuto nel 1604. L’edificio è sopravvissuto nel tempo ai vari disastri naturali custodendo le opere presenti al suo interno: due tele di Giovanni Comandè (la Madonna del Buonviaggio e San Antonimo di Padova), una tela di un anonimo del ‘700 raffigurante la Madonna del Rosario con Santa Caterina e San Domenico, un’altra tela di un anonimo, posta all’altare maggiore raffigurante il Trionfo della Croce fra Gesù e Maria.

La chiesa è chiamata di Gesù e della Madonna del Buonviaggio poiché in passato era visitata da chiunque dovesse prendere il mare, al fine di chiedere protezione durante il viaggio (un buon viaggio) con una preghiera. Le due statue di Gesù e della Madonna presenti all’esterno, che adornano la facciata in stile barocco, in passato reggevano due lampade ad olio che servivano come riferimento alle barche nel mare antistante la chiesa. La chiesa viene anche definita ‘del Ringo’ per il nome dell’antica contrada in cui sorge: il toponimo Ringo, derivante dal francese, significa ‘haranguer’ (mettersi in riga). Nella contrada infatti, anticamente, si mettevano in riga i cavalieri medievali per poi giostrare nel vicino quartiere di Giostra.

Condividi