Tour de France, Nibali impressiona nella 7ª tappa: “corro in vista delle Olimpiadi. Non volevo la generale, ma sono 6°!”

StrettoWeb

Vincenzo Nibali si ritrova 6° in classifica generale dopo la 7ª tappa: grande prova dello ‘Squalo’ in un antipasto delle Olimpiadi e attenzione all’ipotesi maglia gialla

C’erano diversi personaggi che potremmo ritrovare all’Olimpiade di Tokyo. Sì, un’azione fatta anche con questo spirito, oltre a dare un occhio a van der Poel e van Aert“. Un ghiotto antipasto di quello che speriamo di vedere alle Olimpiadi, lo serve lo chef Vincenzo Nibali. Il ciclista siciliano ha dato spettacolo nella 7ª tappa del Tour de France unendosi al gruppetto dei fuggiti guidato dalla maglia gialla van der Poel che, ad un certo punto della corsa, è arrivato ad accumulare oltre 6 minuti sul favorito Pogacar.

Non era la tappa indicata. Ma ero lì, la velocità era molto alta. Si stavano muovendo uomini di classifica e allora ho pensato di andare. – spiega Nibali a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Mi sono mosso bene, c’era un ritmo incredibile. Cinque ore e mezza per fare 250 km… pazzesco A 80 km dalla fine è scoppiata la gara davanti. Pensavamo fosse per il GPM, invece abbiamo cominciato a rincorrere. Non era semplice, ma abbiamo provato a vincere. Quando sono scattati van Aert e van der Poel? In quel momento stavo tirando io, sono passati molto veloci da dietro. Ho provato a inseguire, le energie erano quelle che erano. Sono molto esplosivi e io come altri siamo rimasti al gancio“.

Un’azione che non era preparata, ma che ha dato i suoi frutti. Nibali, nonostante un leggero calo nel finale, si trova in 6ª posizione in classifica generale ad una manciata di secondi dal favoritissimo Pogacar, campione in carica. Con l’arrivo delle montagne i ciclisti che lo precedono potrebbero perdere molto terreno e chissà che, con un numero dei suoi, lo ‘Squalo’ possa vestirsi di giallo. Lui abbassa i toni, ma la forma è quella giusta: “sta venendo un po’ così, sto correndo nelle prime posizioni. La gamba è buona ma non volevo curare la generale, ora vediamo come rispondono le gambe sulle Alpi. Vero, stavo bene ma ho speso tantissimo. Nelle gambe ho il Giro, bisogna vedere se abbandonerò oppure arriverò in fondo. Al Giro d’Italia ho sofferto. Ora è diverso. Ho avuto dieci giorni per recuperare le energie mentali e fisiche. Sono un pochino più tranquillo mentalmente, leggero con la testa. Il fisico ha reagito abbastanza bene, ma chi ha preparato solo il Tour ha qualcosa in più. Van Aert penso sia pesante per fare classifica. Il mio favorito resta Pogacar“.

Condividi