La vita di San Francesco da Paola e il suo intenso pellegrinaggio saranno narrati nella cornice del parco della Casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi, stasera alle ore 19:30, in occasione dello spettacolo “Sulle acque e sui rovi. Storia di San Francesco di Paola” di Vincenza Costantino
La vita di San Francesco da Paola e il suo intenso pellegrinaggio saranno narrati nella cornice del parco della Casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi, stasera alle ore 19:30, in occasione dello spettacolo “Sulle acque e sui rovi. Storia di San Francesco di Paola” di Vincenza Costantino, con Ernesto Orrico. L’accompagnamento musicale dal vivo sarà di Paolo Napoli. La produzione della compagnia cosentina Zahir rientra nel ciclo “Anche il tramonto va a teatro!”, dedicato alla valorizzazione delle talentuose realtà teatrali calabresi, nell’ambito della rassegna “Synergia 46”, promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, giunta come suggerisce la denominazione alla 46^edizione e cofinanziata nell’ambito dall’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali della Regione Calabria. Realtà e leggenda, fede e superstizione, concretezza e immaginazione si fondono in questo racconto teatrale incentrato sulla figura di Francesco, uomo libero, dedito al prossimo, per il quale il cammino fu simbolo di pellegrinaggio e di attraversamento di paesi e città, per diffondere il messaggio cristiano e incarnarlo con le sue azioni. L’associazione culturale Zahir dal 2005 predilige attività di progettazione artistica, culturale e formativa indirizzata alla ricerca e alla sperimentazione dei linguaggi. Attiva anche con laboratori nelle scuole e in contesti di disagio ed emarginazione, si avvale della collaborazione di operatori culturali qualificati e di artisti nazionali ed internazionali.
Vincenza Costantino – Ha curato i libri “Teatro in Calabria 1870-1970”, edito da Monteleone nel 2003, e “Tra dramma e vita, il teatro di Antonio Spadafora”, edito da Sovera nel 2010. È autrice dei testi teatrali tra i quali “Jennu Brigannu. Storie di briganti calabresi”. È stata docente a contratto di discipline dello spettacolo all’Università della Calabria e all’Università della Basilicata. Attualmente insegna presso il Liceo “L. Della Valle” di Cosenza. Autrice dei saggi “Teatro come esperienza pedagogica” (Anicia, 2015) e “La costruzione pedagogica del teatro” (Anicia, 2018). Ernesto Orrico – Attore, autore e regista. Dal 1998 al 2001, ha fatto parte di Teatro Rossosimona (attore in “È il momento dell’amore”, Premio Scenario 2001). Dal 1999 collabora con la compagnia Scena Verticale (attore negli spettacoli di Dario De Luca “Le tre male bestie” e “U tingiutu. Un Aiace di Calabria”). Ha lavorato con Centro RAT/Teatro dell’Acquario (attore in “Antigone” e L’Avaro”), Carro di Tespi (regista de “Raskolinikov. Racconto di un delirio”), Spazio Teatro (regista de “Militante d’Occidente), Zahir (attore in “Sul modo di essere liberi”, “The Lack of Work”, regia de “#neoeroina”), Compagnia Ragli (attore in “Onions” e “Panenostro”). Dal 2003 al 2014 ha collaborato con il Teatro della Ginestra di Cosenza firmando diverse regie tra cui “Ronaldo il pagliaccio del McDonalds”, “I 7 contro Tebe”, “Jennu brigannu”. Ha scritto “’A Calabria è morta”, monologo edito da Round Robin (Roma 2008), le raccolte di poesie “Appunti per spettacoli che non si faranno” (Coessenza 2012), “The Cult of Fluxus” per (Edizioni Errandi, 2014) e “Talknoise. Poesie imperfette e lacerti di canzone” (Edizioni Underground?, 2018) . È uno dei protagonisti dello spettacolo “Va pensiero” ideato e diretto da Marco Martinelli e Ermanna Montanari per il Teatro delle Albe di Ravenna. Paolo Napoli – Musicista calabrese di Alessandria del Carretto, esperto di etnomusicologia, nel 2017 ha pubblicato il saggio “I ritmi della lentezza” all’interno del volume “La musica folk. Storie, protagonisti e documenti del revival in Italia” a cura di Goffredo Plastino. È uno dei membri dei Totarella con in quali ha inciso 5 album, il più recente è “In utro” del 2014. Ha all’attivo numerose collaborazioni con gruppi musicali e teatrali. Dal 2011 conduce seminari sulla cultura musicale dell’appennino calabro-lucano e stage di musica presso il “Tafanari – La paix demenage” a Colombières sur Orb in Francia. Suona diversi strumenti tra cui organetto diatonico, zampogna a chiave, chitarra battente, vrogna, tamburo a cornice, lira calabrese, surdulina, grancasce, tenawa, friscalettu, zampognelle, flauti popolari.