Attentato kamikaze in Afghanistan, Usa: “sale a 12 il numero di soldati americani morti”

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Uno dei kamikaze responsabili dell’attacco all’aeroporto di Kabul si è fatto esplodere mentre era sommerso fino alle ginocchia nel canale delle acque di scarico

“Possiamo confermare che alcuni membri delle forze statunitensi sono rimasti uccisi nell’attacco organizzato di oggi all’aeroporto di Kabul, e altri sono rimasti feriti. Possiamo confermare che alcuni cittadini afghani sono rimasti uccisi nell’attentato. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti i cari e ai commilitoni di coloro che sono rimasti uccisi o feriti”. Così in una nota il portavoce del Pentagono John Kirby. L’ambasciatore degli Stati Uniti a Kabul ha riferito al suo staff che in una delle esplosioni avvenute fuori dall’aeroporto della Capitale sono rimasti uccisi quattro Marine Usa, mentre tre sono rimasti feriti dopo l’attentato del pomeriggio. Uno dei kamikaze responsabili dell’attacco all’aeroporto di Kabul si è fatto esplodere mentre era sommerso fino alle ginocchia nel canale delle acque di scarico, sotto un sole cocente, e qui sono caduti i corpi delle vittime che si trovavano vicino a lui. Chi, pochi momenti prima, aveva sperato di salire su uno dei voli per lasciare l’Afghanistan ha cominciato a trasportare i feriti verso le ambulanze, con gli abiti coperti di sangue.

Aggiornamento ore 21.10 – E’ salito a 12 il numero dei militari americani morti nell’attacco kamikaze compiuto all’esterno dell’aeroporto internazionale di Kabul. Tra loro – riporta Fox News – figura un medico della Marina statunitense. Si contano inoltre decine di feriti. Gli Usa sono pronti a prendere misure contro i responsabili degli attentati: lo ha detto il capo del comando centrale Usa Kenneth McKenzie.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex presidente Donald Trump in un messaggio agli elettori: “Joe Biden dovrebbe dimettersi, il che non dovrebbe essere un grosso problema dal momento che non è stato eletto legittimamente dal principio”. Nel frattempo il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha condannato “in modo forte l’attacco contro civili avvenuto in un’area in cui la sicurezza è nelle mani delle forze Usa. L’Emirato islamico presta grande attenzione alla sicurezza e alla protezione del suo popolo e i circoli del male verranno fermati”.

Afghanistan: domani l’ultimo C-130 italiano da Kabul

Si concluderà domani il ponte aereo organizzato dalla Difesa per portare in Italia i profughi afghani: secondo quanto appreso dall’ANSA, l’ultimo volo da Kabul dovrebbe decollare all’alba alla volta di Kuwait City, da dove gli evacuati verranno poi trasferiti all’aeroporto di Roma Fiumicino. Sono in totale 4.832 i cittadini afghani evacuati dal Paese asiatico dall’inizio dell’operazione Aquila, di cui 4.575 (1.062 donne e 1.146 bambini) quelli già giunti in Italia negli ultimi 12 giorni. Soltanto nella giornata di oggi sono state 551 le persone sono state evacuate da Kabul a bordo dei C130J dell’Aeronautica Militare. Nella giornata di oggi sono giunti a Fiumicino 1 KC-767, 1 Boeing 737 e 1 C-17 con a bordo complessivamente nei tre voli 702 cittadini afghani. In serata presso l’aeroporto romano è previsto l’arrivo di ulteriori 2 voli: 1 velivolo KC-767 dell’Aeronautica Militare con 191 persone a bordo ed un C-17 con altri 371 passeggeri.

La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, 8 aerei, 3 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 5 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. Sono oltre 1500 i militari italiani del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) impegnati su disposizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma-Kabul.

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