“Chloe e Nonno Orologio”, il nuovo libro bilingue di Barbara Panetta: una voce famosa e il portafortuna dell’Italia a Wembley [INTERVISTA]

StrettoWeb

“Chloe e Nonno Orologio”, il nuovo libro bilingue di Barbara Panetta: il ritorno della simpatica formichina con una storia tutta da scoprire per imparare i numeri, l’inglese e l’importanza del lavoro di squadra

La possibilità di poter contare sulla propria famiglia, l’importanza del lavoro di squadra, una chiave di lettura dell’emergenza Covid fornita ai più piccoli e una bella storia con la quale imparare una seconda lingua divertendosi. Tutto questo e molto altro in ‘Chloe e Nonno Orologio’, il nuovo libro di Barbara Panetta, la scrittrice di Reggio Calabria trapiantata a Londra da diversi anni, il secondo della trilogia di ‘Ant Chloe’. La formichina, compagna d’avventure dei bambini britannici, torna in Italia con il libro bilingue inglese-italiano accompagnata dalla sua autrice che StrettoWeb ha avuto il piacere di incontrare.

Reggina doc, ma trovatasi per scelte di vita, studi e lavoro a girare per l’Italia e per il mondo, Barbara Panetta è tornata finalmente a Reggio Calabria, insieme alla sua famiglia, dopo un anno passato lontano dalla sua città natale. “Sono tornata a Reggio Calabria dopo un anno in cui, a causa della pandemia, non mi sono potuta spostare. – racconta commentando una foto pubblicata su Instagram con un bellissimo scorcio dello StrettoHo dovuto seguire l’intera procedura di chi proviene dalla Gran Bretagna e si reca in Italia. Ho atteso con il sorriso che passassero i giorni del mio isolamento obbligatorio: sapevo che una volta terminata l’attesa, la bellezza della mia città mi avrebbe ripagato come sempre”.

La trama di “Chloe e Nonno Orologio”: il ritorno della formichina più amata dai bambini

Chloe torna protagonista di un’altra avventura che appassionerà i piccoli e permetterà ai bimbi un po’ più grandi di imparare divertendosi. Questa volta la formichina dovrà far fronte ad un problema all’apparenza insormontabile: una forte tempesta ha fatto cadere l’anziano ‘Nonno Orologio’, l’orologio a pendolo che scandisce le ore delle formichine e ne regola i ritmi quotidiani. L’orologio si è rotto e i numeri sono volati via dalla finestra: così le giornate rischiano di essere un vero caos! “È proprio qui che entra in gioco Chloe. – spiega la scrittriceLa formichina coordina il lavoro dei fratelli e delle sorelle infondendo loro il coraggio necessario per andare alla ricerca dei numeri perduti. Ogni formichina è metafora di ognuno di noi: sono tutte diverse le une dalle altre, ma hanno abilità uniche che le rendono indispensabili. La formichina più brava a nuotare, ad esempio, recupererà il numero finito nel lago. Quella più brava ad arrampicarsi prenderà il numero incastrato fra i rami di un albero. Così facendo, tutte contribuiranno a risolvere il problema”.

La morale del libro e l’importanza didattica

Tutte le formichine hanno abilità uniche, ma solo se usate insieme fanno realmente la differenza. “Il libro esalta il lavoro di squadra, ma anche l’importanza della famiglia: anche mamma e papà partecipano alla ricerca dei numeri per rimettere in sesto il povero ‘Nonno Orologio’”, chiarisce Barbara, spiegando inoltre che “la storia dà una chiave di lettura della situazione Covid ai bambini che spesso, vista la tenera età, faticano a comprendere fino in fondo. La nostra vita era normale prima del Covid, ma il virus ha creato grande scompiglio. Tutti però abbiamo cercato di collaborare, dai grandi ai bambini, seguendo le norme igieniche basilari e sacrificando un po’ di noi stessi per un bene comune. Nel mio libro avviene un episodio simile: la tempesta scombussola le vite delle formichine, le costringe ad un ‘tempo diverso’. Ma con l’unione e il gioco di squadra l’emergenza può essere superata“.

Il libro non ha soltanto una valenza morale. Uscito in lingua inglese da qualche settimana e recentemente anche in lingua spagnola e italiana, “Chloe e Nonno Orologio” si rivela un ottimo strumento per insegnare la lingua straniera ai più piccoli. Il libro bilingue presenta infatti una traduzione interlineare fedele al testo, grazie alla quale i bambini possono confrontare i termini delle due lingue, parola per parola. Alcuni riferimenti legati ai numeri sono scritti appositamente in rima al fine di risultare più semplici da apprendere e ricordare grazie alla loro musicalità. I bambini più piccoli, fra i 2 e i 5 anni, possono godersi una simpatica storia e magari consolidare l’apprendimento dei numeri e di qualche parolina della lingua straniera. Il libro può tornare utile anche ai più grandi: la “Scuola Internazionale Italiana di Madrid”, ad esempio, lo utilizza come supporto accademico per le classi elementari al fine di rafforzare l’apprendimento della lingua straniera.

Le collaborazioni famose e la finalità benefica

Oltre alla versione cartacea, esiste la versione audio-libro presente gratuitamente sul canale YouTube di Ant Chloe, che si avvale di preziose collaborazioni internazionali: “la voce che narra le vicende della formichina è quella dell’attrice di Hollywood Sally Elizabeth Phillips, famosa per aver lavorato fianco a fianco con Renèe Zelweger, Colin Firth e Hugh Grant nel film ‘Il diario di Bridget Jones’. – sottolinea l’autriceLa colonna sonora è tutta ‘made in Italy’. La musica è composta dal musicista internazionale Alessandro Viale, l’esecuzione è stata affidata al primo violino del Teatro alla Scala di Milano, Laura Marzadori. L’intero ricavato dell’opera, come accaduto per il libro precedente, sarà devoluto a ‘Momentum Children’s Charity’, associazione benefica che si occupa di dare supporto ai bambini malati di cancro”.

Foto Andy Rain / Ansa

Un simpatico aneddoto: Chloe portafortuna dell’Italia a Wembley

Prima di salutarci, Barbara ci rivela un segreto. Italia e Inghilterra, i Paesi ai quali la scrittrice è più legata, si sono trovati sportivamente a confronto nella finale dell’Europeo di calcio vinta dagli azzurri. In quella partita ha fatto capolino anche Ant Chloe. “Io vivo a Londra da diversi anni, ma il mio cuore resta sempre italiano – racconta BarbaraItalia-Inghilterra è stato il mio derby personale e sono stata fortunata a poterlo vedere nello splendido teatro di Wembley. Ho esultato per la vittoria degli azzurri ma mi è anche dispiaciuto un po’ per gli inglesi. Prima dei calci di rigore, frugando nella mia borsa, mi sono accorta di avere con me una copia del libro di Ant Chloe. L’ho stretto a me sperando potesse portare fortuna, mi piace pensare che abbia funzionato: del resto la nostra è stata una Nazionale operaia, che ha costruito i suoi successi un passo alla volta e con pazienza… come una formichina!”.

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