Covid, superato il milione di vaccinati in Calabria: senza vaccino solo il 30% dei calabresi, quasi tutti giovani. Il bollettino con il monitoraggio settimanale

StrettoWeb

Covid, il monitoraggio settimanale della pandemia in Calabria: aumentano i vaccinati, situazione epidemiologica ancora in peggioramento. Tutti i dati

Successo straordinario per la campagna vaccinale in Calabria: più di un milione di calabresi è vaccinato, e i non vaccinati sono ormai soltanto il 30% in grandissima prevalenza giovani che non hanno in ogni caso alcun rischio dal Covid. La platea dei calabresi vaccinabili, cioè con oltre 12 anni di età, è di 1 milione e 688 mila persone. Al 7 agosto (aggiornamento ore 06:10), il 9,18% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 155.062), il 59,19% ha completato il ciclo vaccinale (n. 999.494), il 31,63% non ha ricevuto alcuna dose (n. 534.061), il 68,37% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 1.154.556).

Coperture vaccinali per fasce di età

Gli over 60 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 93.031 su 553.808 (16,8%), 460.777 hanno ricevuto almeno una dose (83,2%), 437.537 hanno completato il ciclo vaccinale (79%), 23.240 sono in attesa della 2ᵃ dose (4,2%). Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.

Gli over 60 che non hanno ricevuto alcuna dose sono quindi pochissimi, così suddivisi: 18,48% degli over 90 (n. 4.479), 16,28% della fascia 80-89 (n. 17.617), 13,98% della fascia 70-79 (n. 24.842) e 18,92% della fascia 60-69 anni (n. 46.093). Questi dati dovrebbero garantire un netto miglioramento della situazione epidemiologica, soprattutto in termini di morti e ricoveri perchè proprio tra gli over 60 si registra la quasi totalità dei decessi e dei ricoveri per Covid.

Intanto, sotto il punto di vista epidemiologico, la situazione continua a migliorare come possiamo osservare dai dati del monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Calabria a cura del Dott. Luca Fusaro: i dati sono aggiornati al 6 agosto 2021 ore 17:00. Il trend dei nuovi casi è in crescita per la 5ᵃ settimana consecutiva: 988 i contagi segnalati (+14,5%).

Diminuiscono gli attualmente positivi da 2.706 a 2.671 (-1,3%) grazie al conteggio di molti guariti dei mesi scorsi della provincia di Cosenza erroneamente conteggiati tra i positivi. Il 97% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, il 2,8% ricoverato con sintomi, lo 0,2% in terapia intensiva. Le percentuali sono le stesse identiche della scorsa estate, e cioè dello stesso periodo di un anno fa.

Si registrano 13 ospedalizzati in più (+14 i ricoverati con sintomi, -1 pazienti in terapia intensiva).

Nel bollettino del 5 agosto “la Regione Calabria informa che tra i decessi comunicati in data odierna n. 3 sono avvenuti in date precedenti: 17/07/2021, 18/07/2021 e 04/08/2021”, di conseguenza nel dato settimanale non sono conteggiati quelli relativi a luglio. Il numero dei decessi sale da 2 a 8. Nelle ultime 3 settimane i decessi sono stati 18, nel periodo 26 giugno-16 luglio furono 12 (+50%).

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • nuovi casi settimanali: da 863 a 988 (+14,5%);
  • casi attualmente positivi: da 2.706 a 2.671 (-1,3%);
  • persone in isolamento domiciliare: da 2.638 a 2.590 (-1,8%);
  • decessi: da 2 a 8;
  • ospedalizzati: da 68 a 81 (+19,1%);
  • ricoveri in terapia intensiva: da 6 a 5 (-16,7%);
  • pazienti ricoverati con sintomi: da 62 a 76 (+22,6%).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID

L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 46 a 53 dopo 9 settimane consecutive sotto il limite di 50. I posti letto occupati in area medica sono il 9,8% (76 su 778), in terapia intensiva il 3% (5 su 169).

Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.

Alla luce di questi dati, con un numero così basso di ricoverati, la Calabria resta in zona bianca con un margine ancora molto ampio. Il passaggio in zona gialla, in base ai parametri del nuovo decreto varato il 22 luglio dal governo Draghi, avverrebbe soltanto se il numero dei ricoverati raggiungerà i 116 nei reparti di medicina ordinaria (dove oggi sono 76) e contemporaneamente i 14 in terapia intensiva (dove oggi sono soltanto 5). Anche se verrà superato soltanto uno dei due parametri, la Regione rimarrà in “zona bianca”: per il passaggio in zona gialla, dovranno essere superati entrambe le soglie di occupazione dei posti letto di riferimento.

Testing

Il numero dei tamponi settimanali cresce da 15.095 a 17.151 (+13,6%), in media 2.450 al giorno.

Tasso di positività

Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.

Il tasso di positività, calcolato sui tamponi, passa da 5,7% a 5,8%.

L’aumento dei casi, da 863 a 988 (+14,5%), è dovuto all’aumento dell’attività di testing (+13,6%), mentre il tasso di positività rimane stabile. Dei 2.671 casi attivi il 97% è in isolamento domiciliare e gli ospedalizzati sono in totale 81 (+19,1%), di cui 76 (+14) ricoverati con sintomi (+22,6%) e 5 (-1) in terapia intensiva (-16,7%). Le note positive sono: diminuiscono i casi attivi (-1,3%) grazie all’alto numero di guariti (983), si riducono i ricoverati in terapia intensiva (-16,7%), si ferma la crescita del tasso di positività.

Condividi