La situazione incendi in Calabria e Sicilia, gli ultimi aggiornamenti dalla due Regioni
La montagna brucia, i roghi avanzano senza guardare in faccia nessuno. E’ disperata la situazione in Calabria e Sicilia, dove gli incendi stanno mettendo in ginocchio la popolazione e devastando interi tratti di vegetazione. Oltre al gravissimo danno ambientale, i roghi stanno provocando delle vere e proprie stragi. Dopo i due morti a San Lorenzo (Reggio Calabria) della scorsa settimana (ma prima ancora bisogna registrare la morte di Carmelo Genovese a Montebello Jonico), anche oggi si sono infatti dovute registrare delle vittime nel reggino: un 77enne a Grotteria e un 79enne a Cardeto. Meno grave ma altrettanto tragico il bollettino che arriva dalla Sicilia, precisamente a Paternò, dove appunto oggi un agricoltore di 30 anni è rimasto travolto dal proprio trattore mentre cercava di spegnere il fuoco nell’area di Ponte Barca.
I focolai più impegnativi in questo momento sono quelli dell’Aspromonte, a San Luca e Mammola, ma come specificato in una nota dell’Ente Parco al momento non sono a rischio le Faggete Vetuste, Patrimonio dell’Unesco. La situazione tuttavia resta disperata, non è possibile prevedere l’andamento dei roghi, quindi non si può abbassare la guardia perché è un attimo che tutto vada fuori controllo. Sempre in Calabria si registrano incendi di vaste dimensioni a Siano, Longobucco, Zagarise, Orsomarso e Tortora, mentre quelli di piccole dimensioni sono sparsi su tutte le Province. Sicuramente la più colpita è quella di Reggio Calabria, in difficoltà anche nelle zone vicino alla città: in questo momento bruciano anche le colline nei pressi della frazione di Diminniti, poco sopra Gallico. Sempre in questi minuti, risultano impegnati quattro canadair (due di questi a Cardeto), più quattro elicotteri regionali e tre di Stato, più tutte le squadre con i mezzi di terra. La Prefettura di Reggio, inoltre, ha disposto un giro ricognitivo a San Luca per valutare possibili azioni di sbarramento del fronte del fuoco con i mezzi dell’esercito. La situazione più grave è però sempre a Grotteria, dove è stata disposta l’evacuazione dell’intero paese (circa 1000 persone), con i bus che stanno trasportando gli abitanti a mare su indicazione del Sindaco, supportato dai Vigili del Fuoco e dai volontari della Protezione Civile. Oltre alle vittime, da registrare a Vinco quattro feriti con ustioni varie. Uno di questi, una donna, purtroppo rischia di non farcela e per lei hanno disposto il trasferimento d’urgenza in aereo a al Centro Grandi Ustionati di Catania nella speranza di salvarla.
Come detto in precedenza, non se la passa affatto meglio la Sicilia, dove vanno a fuoco anche Le Madonie, nella zona di Castel di Lucio (Messina) e a Petralia Sottana, e in diversi punti dei Nebrodi. Da giorni le fiamme poi stanno devastando la dorsale montuosa in provincia di Palermo. Gli incendi sono divampati nella zona delle Petralie e nelle vicinanze di Geraci Siculo, e nelle colline di Monreale, tra Piano Geli, San Martino delle Scale e Montefiascone. Come accaduto la settimana scorsa a Roccaforte (RC) i roghi hanno colpito e distrutto aziende aziende agricole e case private. Purtroppo non si prevedono miglioramenti, in quanto il fuoco viene alimentato dalle temperature da record e dal vento. E’ emergenza pure a Pergusa in provincia di Enna, dove le fiamme hanno raggiunto diverse case e ville, già evacuate in via precauzionale. Il Comune in questione è peraltro la zona di “villeggiatura” di Enna, molto abitata e frequentata in questi mesi.
A Reggio Calabria è presto smontata la polemica sul “Prefetto andato in ferie”. Il dott. Massimo Mariani è infatti tornato d’urgenza in città rinunciando alle vacanze per far fronte alla grave situazione che si sta registrando.