Secondo quanto affermato in un post social dall’amica della donna coinvolta nell’incidente, il ragazzo era a bordo di uno scooter e indossava un casco di colore giallo ocra
E’ stata una serata horror quella vissuta ieri sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria. Due persone sono state investite da uno scooter sulle strisce pedonali, in gravi condizioni soprattutto una ragazza. A fornire i dettagli della tragedia sfiorata è stata un’amica, che sui social ha scritto un post per cercare di trovare l’autore dell’incidente che è scappato senza soccorrere la cittadina ferita: “la donna che vedete riversa sull’asfalto è la mia amica, si chiama Valentina. Ieri sera intorno a mezzanotte, mentre attraversavamo la strada sulle strisce pedonali, in prossimità dell’arena dello Stretto, è stata travolta da uno scooter – presumibilmente modello SH – guidato da un ragazzo che indossava un casco di colore giallo ocra. Valentina ha riportato la frattura scomposta di radio e ulna e dovrà subire un intervento chirurgico, oltre a leggere contusioni sul viso. Dopo averla colpita è scappato velocemente senza dare il tempo a nessuno dei presenti, compresa me, di fotografare la targa. Chiedo a tutti di condividere il mio post e se qualcuno ha assistito all’incidente e può darmi qualche informazione in più lo prego di contattarmi. È molto importante. Facciamogliela pagare a quell’infame”.
A pagarne le conseguenze più gravi quindi una giovane donna, ma a preoccupare sono le modifiche alla viabilità degli ultimi mesi nello snodo più importante della città. L’Isola Pedonale sul Corso Matteotti e, di conseguenza, il doppio senso in Via Marina bassa hanno totalmente snaturato la circolazione stradale. “Naturalmente ringrazio la nostra efficientissima amministrazione che, modificando la viabilità della via Marina, ha reso la vita dei reggini un inferno”, è lo sfogo dell’amica nel post social. E se a regole tanto discutibili si aggiunge anche il mancato senso civico e del rispetto delle norme stradali di alcuni automobilisti allora non resta solo che aspettare la prossima tragedia.