Pfizer, ok definitivo dalla Fda americana: “apre le porte all’obbligo vaccinale anche in Europa”

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Finisce dunque la fase “emergenziale” dell’uso di questo farmaco, adesso si entrerà nell’iter normale di commercializzazione e utilizzo

Il vaccino di BioNTech / Pfizer ha tagliato per primo il traguardo: è stato approvato in via definitiva dalla Food and drug administration americana, per tutte le persone che hanno compiuto i 16 anni. Finisce dunque la fase “emergenziale” dell’uso di questo farmaco, adesso si entrerà nell’iter normale di commercializzazione e utilizzo, anche se Pfizer ha annunciato che solo il Governo federale distribuirà le dosi ai vari Stati. La decisione sarà presa probabilmente in tempi brevi anche dall’Ema (Agenzia europea per i medicinali) e dall’Aifa. Il via libera della Fda arriva nel picco di una nuova ondata di contagi (in media 149.675 al giorno nell’ultima settimana) e morti (in media 1.008 al giorno nell’ultima settimana)

Gli americani non vaccinati sono ancora 85 milioni e l’amministrazione Biden spera che l’approvazione definitiva possa rappresentare uno stimolo, almeno per gli esitanti e i dubbiosi. “Se non sei ancora vaccinato, ora è il momento”, ha scritto il presidente degli Stati Uniti su Twitter. Le conseguenze non sono solo psicologiche, ma anche pratiche e l’obbligo vaccinale non più un “tabù”. “Penso che sia un’approvazione che elimina tutta una serie di ambiguità, che erano nate: ho sentito tantissime volte persone che dicevano che non si vaccinavano perché questo vaccino era autorizzato in via emergenziale, e non tenevano conto appunto del fatto che dopo quattro miliardi di dosi somministrate in via emergenziale, ‘autorizzatò, di fatto, era un termine che si sarebbe rapidamente aggiornato con l’approvazione”, ha invece sottolineato Andrea Crisanti. Ai microfoni di Sky Tg 24, il docente di microbiologia dell’Università di Padova ha affermato: “chi non si vaccinava, perché era un vaccino autorizzato in via emergenziale, non ha più quest’alibi: dal punto di vista della paura delle persone, questi sono vaccini che sono stati somministrati in quattro miliardi di dosi, ed hanno degli effetti collaterali minimi e reversibili”.

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