Reggina, la Curva Sud si oppone al Green Pass: “o tutti o nessuno, a queste condizioni rinunciamo a seguire la squadra del nostro cuore”

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Reggina, la Curva Sud protesta contro il Green Pass e annuncia la scelta di non seguire la squadra. Fa discutere anche la richiesta del club amaranto che pretende il green pass anche per gli operatori tecnici e giornalistici

Gli ultras della Reggina si oppongono al Green Pass obbligatorio per entrare negli stadi e come già fatto da molti altri gruppi ultras in Italia annunciano di non seguire la squadra “finché ci saranno queste condizioni”. I tifosi della gloriosa Curva Sud hanno espresso la loro posizione ufficiale in un comunicato molto critico pubblicato sui canali social che riportiamo in basso. È un brutto colpo per il club e anche per la squadra che rinunceranno al calore della parte più passionale del tifo e a una importante fetta degli incassi.
Intanto la Reggina, sulla falsa riga degli altri club di ogni categoria e seguendo le indicazioni date al momento dalla Figc, ha chiesto il Green Pass obbligatorio anche per gli accrediti di tutte quelle categorie che allo stadio ci vanno non come pubblico ma per lavoro (giornalisti, telecronisti, tecnici, fotografi, operatori video e radiofonici). Nel decreto del Governo però non è previsto alcun obbligo di green pass per gli operatori e le categorie professionali che accedono agli eventi sportivi per lavorare, così come non c’è per i calciatori e i tesserati. Il green pass è richiesto solo per il pubblico, così come ai ristoranti al chiuso viene chiesto soltanto per i clienti ma non per gestori, titolari, camerieri, cuochi e tutto il personale. Anche giornalisti e fotografi stanno protestando per far valere il loro diritto, ma in questo caso rispetto ad una scelta che non è del governo bensì della Federazione.

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