Reddito di Cittadinanza, Bernini: “più ombre che luci, bisogna cambiare registro”

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Il senatore Anna Maria Bernini ha commentato la notizia della maxitruffa delle 102 persone denunciate a Messina per aver percepito il reddito di cittadinanza senza averne i titoli

Come strumento di contrasto alla povertà, il reddito di cittadinanza ha consentito di sostenere la vita quotidiana di tantissime persone e famiglie, ma lo Stato deve riuscire ad escludere il beneficio a truffatori e chiunque provi a percepirlo indebitamente. Anche oggi un’operazione dei Carabinieri ha portato alla denuncia di 102 persone a Messina per indebita percezione del sussidio. Inoltre ancora è troppo bassa la percentuale di percettori, soprattutto tra i giovani, coinvolti nei percorsi di inserimento al lavoro dei centri per l’impiego e questo non deve essere considerato un aspetto secondario. Dopo il botta e risposta di ieri nel Question Time tra Wanda Ferro, Carmela Ella Bucalo e il Ministro per il Sud e la Gestione Territoriale, Mara Carfagna, è giunta oggi la nota di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. “Una rete di protezione sociale è utile e necessario mantenerla, ma il diritto alla sussistenza non può diventare una sinecura dello Stato che apre le porte a diffuse illegalità, come dimostra la maxitruffa delle 102 persone denunciate a Messina per aver percepito il reddito di cittadinanza senza averne i titoli – ha affermato Bernini – . Per questo bisogna assolutamente cambiare registro delimitando col massimo rigore il perimetro del diritto al sussidio, non solo raggiungendo davvero tutte le sacche di povertà, ma anche legandolo in modo molto più stringente all’accettazione di un percorso formativo e alla reale volontà di trovare un lavoro. Non si tratta quindi di portare avanti uno scontro tutto ideologico, ma di prendere pragmaticamente atto delle ombre di questa misura, che sovrastano di gran lunga le luci”, conclude la nota.

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