Luca Fusaro, è cosentino il miglior analista dei dati della pandemia di SARS-CoV-2: in Prefettura la richiesta per nominarlo “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica”

StrettoWeb

Il dott. Luca Fusaro, calabrese di Cosenza, si è distinto come miglior analista dei dati sulla pandemia di SARS-CoV-2: fornisce da due anni i migliori numeri, tabelle e grafici sull’andamento epidemiologico

E’ calabrese il miglior analista dei dati sulla pandemia di SARS-CoV-2 che da ormai quasi due anni sta colpendo il mondo intero: si chiama Luca Fusaro, ha 39 anni ed è di Cosenza. Fusaro è laureato in economia ed economia applicata all’Università della Calabria e ha iniziato a studiare i dati epidemiologici quando, nelle prime settimane della pandemia, il capo della protezione civile Borrelli leggeva il bollettino quotidiano alle ore 17:00 in diretta tv sbagliando palesemente il dato dei nuovi casi positivi. Anzichè fornire infatti il dato dei nuovi casi giornalieri, Borrelli comunicava l’aumento degli attualmente positivi rispetto al giorno precedente: un dato fuorviante, perchè eliminava dal totale reale il numero di morti e guariti che erano già positivi nei giorni precedenti, e quindi sottostimava il reale numero dei casi fino a quando non si è arrivati al paradosso di trovarsi a comunicare informazioni del tipo “oggi abbiamo avuto -150 nuovi contagi“, e allora i vertici delle autorità del Paese hanno corretto il tiro. In ritardo rispetto a Luca Fusaro e a tanti giornalisti che avevano già denunciato l’errore sul web.

Luca Fusaro, così, spinto da una motivazione prettamente scientifica, ha studiato i dati analizzandoli ed elaborando i grafici e le tabelle per evidenziare il reale andamento della pandemia, inviandoli gratuitamente alla stampa. Molti giornali di tutt’Italia hanno verificato la veridicità dei suoi calcoli e gli hanno dato fiducia e visibilità, pubblicando le sue analisi particolarmente dettagliate. “Il mio obiettivo era far conoscere a più gente possibile quale fosse il vero numero dei nuovi contagi e non riuscivo a credere come i principali tg nazionali potessero commettere un errore del genere“, confida il dott. Fusaro ai microfoni di StrettoWeb, che si onora di pubblicare i suoi lavori sin dall’inizio della pandemia insieme a MeteoWeb, al Messaggero, al Resto del Carlino, l’Eco di Bergamo, la Gazzetta di Parma, la Nuova Sardegna, Bologna Today, Genova24, Il Giornale di Udine, Perugia Today e moltissime altre autorevoli testate nazionali e locali, tra cui il TGR del Friuli Venezia Giulia. Fusaro ha anche segnalato con successo alcuni errori dei grafici di Repubblica (il fattore di crescita in media settimanale) e del Sole24Ore (il grafico sulle province Covid-free), che hanno corretto l’errore dopo la sua segnalazione per migliorare il servizio fornito ai lettori.

Dopo quasi due anni, i dati forniti dal dott. Luca Fusaro sono diventati uno strumento prezioso e immancabile per chi vuole capire meglio l’andamento della pandemia. E per Luca Fusaro, calabrese impegnato gratuitamente in questo servizio, si era paventata l’ipotesi di ricevere un riconoscimento pubblico importante come “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana“. Un premio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riconosciuto nei mesi scorsi a tanti cittadini che si sono distinti per l’impegno civile durante la pandemia, non solo medici e infermieri ma anche tanta gente comune che nelle modalità più svariate, si era contraddistinta per importanti gesti di solidarietà.

La Prefettura di Cosenza, territorialmente competente, il 14 giugno ha chiesto i dati anagrafici di Luca Fusaro prendendo in carico la domanda e dopo tre mesi, il 14 settembre, ha comunicato la momentanea archiviazione della domanda negli stessi uffici, bloccandone quindi l’invio all’Ufficio Onorificenze e Araldica che avrebbe potuto valutarla ed eventualmente scartarla dopo averla confrontata con tante altre richieste provenienti da altre zone d’Italia. Il grande sogno di Luca Fusaro, quindi, si è fermato nella sua stessa città perchè “al fine di preservare la dignità e il prestigio al primo Ordine repubblicano, il numero massimo delle onorificenze conferibili annualmente è stato fissato in 3.500 unità, da ripartirsi nei vari gradi. Un bacino di conferimento così limitato, rende inevitabilmente, ancor più rigorosa la valutazione delle candidature che devono esprimere un’azione o un complesso di azioni che vadano ben oltre l’ordinarietà, configurandosi come veri e propri modelli civili da additare alla pubblica considerazione“. Eppure chi meglio di Luca Fusaro, in Calabria e in modo particolare nel territorio di competenza della Provincia di Cosenza, s’è distinto così tanto e così bene come “modello civile da additare alla pubblica considerazione” per aver lavorato duramente, ore ed ore ogni giorno e ogni settimana, al servizio dei cittadini in modo gratuito e solidale?

L’auspicio è che la Prefettura riprenda in mano i documenti e inoltri a Roma la posizione di Luca Fusaro, che senza ombra di dubbio meriterebbe un riconoscimento così importante e prestigioso anche come incoraggiamento e sostegno a proseguire nel proprio lavoro attento e scientifico con cui sta continuando ad aggiornare gli italiani in modo scrupoloso e profondo sull’andamento della pandemia e, negli ultimi mesi, anche della campagna vaccinale.

A prescindere da ogni riconoscimento pubblico e formale, resta il grande orgoglio dell’ennesima eccellenza di Calabria che si fa valere fuori dai propri confini locali per la propria professionalità e competenza.

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