L’arte a Messina, Placido Campolo: i lavori per il Papa, l’Hotel Trinacria e la volta della galleria del Senato

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Placido Campolo, artista e architetto da Messina: l’onorificenza dal Papa, la costruzione dell’Hotel Trinacria e gli affreschi della volta della galleria del Senato messinese

Nel corso dei secoli Messina ha dato i natali a diversi artisti famosi lasciatisi ispirare dagli incantevoli paesaggi della Sicilia e dalla vista mozzafiato dello Stretto. Il viaggio di StrettoWeb nell’arte peloritana prosegue oggi trattando la figura di Placido Campolo, artista nato a Messina nel 1963. Campolo si formò come artista fin da giovane nella bottega dei fratelli Antonio e Paolo Filocamo, pittori messinesi a loro volta formatisi a Roma presso la cerchia di artisti del Maratta. Anche Campolo si trasferì ben presto a Roma per affinare la propria tecnica entrando presso la cerchia di allievi del Conca. Nel 1732 partecipò al concorso di pittura dell’Accademia di San Luca, sotto il principato del Conca, vinse e ricevette successivamente il titolo di cavaliere da Clemente XII per la qualità dei lavori commissionatigli dal Papa stesso.

Intorno al 1735 Campolo fece ritornò a Messina e fu impegnato nella sua opera più prestigiosa: la decorazione della volta della galleria del Senato messinese, purtroppo distrutta dal terremoto del 1783. Altre sue opere di questo periodo ricordate dalle fonti sono l’affresco firmato (“Eques Campolo p. 1738”) nella chiesa di S. Angelo de’ Rossi con la rappresentazione della Caduta degli angeli ribelli (affresco ora distrutto); nella cappella di S. Basilio della chiesa del Monte di Pietà affreschi con il Trionfo di s. Basilio e Virtù sulle pareti; un quadro a olio che raffigurava la Madonna della lettera era stato realizzato per l’altare della chiesa sotto il duomo di Messina. Un’altra Madonna della lettera (tra angeli, con s. Paolo e una immagine allegorica di Messina genuflessi) fu incisa su suo disegno dal Rombi nel 1739.

Non solo stimato pittore, Placido Campolo fu anche architetto: nel 1741 progettò con Antonino Basile il vestibolo e la gradinata d’accesso alla chiesa del Monte di Pietà degli Azzurri, scampati in gran parte alla distruzione del terremoto che colpì Messina nel 1908. La statua allegorica della fontana che orna il primo piano della gradinata fu scolpita da Ignazio Buceti su disegno del Campolo. Su suo disegno e degli architetti Bitto e Asciak nel 1820 fu realizzato a Messina l’Hotel TrinacriaMorì nel 1743 a causa della peste che colpì Messina.

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