Pubblicato ieri l’8° Rapporto di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid dell’AIFA: “i morti sono raddoppiati in un mese
L’8° Rapporto di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid dell’AIFA è stato pubblicato proprio ieri ed ha analizzato i dati aggiornati al 26 agosto 2021 Giuseppe Liturri, su “La Verità”, fa il punto della situazione: “va innanzitutto osservato – spiega – che il rapporto AIFA riporta sempre i dati progressivi dell’intera campagna vaccinale, non consentendo di cogliere le variazioni delle variabili osservate intervenute nel singolo mese. Ma questi fenomeni vanno osservati sia usando il grandangolo, che ci offre una prospettiva, che usando lo zoom, cioè sezionando i dati per differenza rispetto al precedente rapporto ed ottenendo quindi i dettagli mensili. Col primo metodo, si rileva che: le dosi somministrate nell’ultimo mese scendono a circa 10,5 milioni contro i 16 milioni medi di ciascuno degli ultimi tre mesi, il tasso delle segnalazioni (casi per 100.000 dosi) di eventi avversi si consolida a 119 eventi( 128 nel precedente rapporto) e quello delle segnalazioni di casi gravi si attesta a 13 (16 nel precedente rapporto), il tasso delle segnalazioni con decesso è pari a 0,73 (contro 0,75 del precedente rapporto). L’uso dello zoom – prosegue– per scoprire cosa è accaduto nelle ultime quattro settimane di osservazione consente di leggere delle tendenze che meritano di essere evidenziate: il tasso di segnalazione degli eventi avversi gravi aumenta da 12 a 17 (da 49 a 67 le segnalazioni complessive), le segnalazioni con decessi aumentano da 498 a 555 di cui quelle valutate dall’algoritmo aumentano da 294 a 396 e ben 7 di queste 102 nuove valutazioni purtroppo si sono concluse trovando un nesso di causalità tra decesso e vaccino. In altre parole se, fino al 26 luglio, solo il 2,4% (7 casi) delle segnalazioni di decesso valutale con l’algoritmo era ritenuta correlabile, ora, in sole 4 settimane, si aggiungono 7 casi su 102, cioè circa il 7%. Portando il totale delle 14 vittime certamente correlabili ad essere pari al 3,5% delle segnalazioni con decesso valutate. Beninteso, siamo sempre nell’ordine di circa 2 decessi per 10 milioni di dosi somministrate, ma il picco appare evidente. Ma a essi si aggiungono altre 149 segnalazioni (il 38%) valutale come non classificabili o indeterminate, cioè che non sono assistite da prove sufficienti per cui necessitano ulteriori approfondimenti. A questo punto – con riferimento alle 159 segnalazioni con decesso ancora da valutare con l’algoritmo – se l’ultima percentuale fosse confermata, potremmo contare altri 11 decessi con legame di causalità accertato“, conclude.