Reggina, la pagella del mercato: un bel 7.5, in attesa delle conferme sul campo

StrettoWeb

Il voto e il giudizio di StrettoWeb al calciomercato della Reggina concluso ieri: le riflessioni su entrate e uscite e la premessa finale

7.5 e sto. E sta anche la Reggina. Sta bene, credo. Una faticaccia, ieri, ma alla fine il ds Taibi è riuscito a disfarsi del “fardello” degli esuberi e degli over. Resta fuorilista solo Faty. E soprattutto il grande lavoro svolto nella giornata conclusiva delle trattative probabilmente è valso questo voto. Per noi è 7.5. E di seguito spieghiamo perché.

Il calciomercato della Reggina: la riflessione sulle operazioni in uscita

Rispetto a gennaio, questa volta il club amaranto ha salutato – non senza problemi – quasi tutti i calciatori fuori dai piani. A sorpresa Crimi (ma su scelta di Aglietti) e per necessità Situm, mentre con Nicolas la vicenda è ben nota. La Reggina lo avrebbe voluto confermare, ma lui aveva già preso altre decisioni. Tutti gli altri erano già fuori dai piani e sono stati piazzati. Con qualcuno si è contribuito al pagamento di una parte dell’ingaggio (chi è in prestito), con qualcun altro si è dovuto discutere di una buonuscita per via della rescissione. Insomma, qualche sacrificio si è dovuto fare, ma alla fine, nel medio-lungo periodo, si è risparmiato su alcuni ingaggi.

Il calciomercato della Reggina: la riflessione sulle operazioni in entrata e sulle conferme

Il voto è orientato verso l’alto soprattutto per un’operazione, la prima in ordine di tempo: “l’operazione Rigoberto Rivas“. Il calciatore non è stato riscattato dall’Inter al prezzo inizialmente concordato (sensibilmente alto, o comunque fuori portata del club dello Stretto), ma la Reggina è comunque riuscita ad accaparrarselo successivamente ad un prezzo molto più basso e abbordabile, blindando il giocatore con un lunghissimo contratto e assicurandosi anche con prestito e riscatto il giovane Gavioli. Una mossa davvero super, che può valere da sola il voto e che garantirà nel futuro prossimo una sicura plusvalenza per le casse del club, considerando la grande crescita dell’honduregno e l’inizio di campionato super.

La seconda operazione, per ordine di importanza e difficoltà, è probabilmente quella legata ad Alessandro Cortinovis. La Reggina è riuscita a portare alla sua corte il prospetto più interessante di uno dei settori giovanili più importanti e floridi (forse il migliore) d’Italia nonché uno dei giovani emergenti italiani più forti in prospettiva. Ma c’è di più: lo ha fatto nonostante le tante offerte precedenti ricevute dalla Serie A. Ed è riuscita a replicarsi anche per gente come Amione, Turati, Adjapong e Tumminello, anche se per gli ultimi due c’è l’incognita infortuni e condizione fisica. Alle operazioni che prediligono la linea verde, che hanno quasi sempre la precedenza – per importanza, in virtù del concetto di azienda e di crescita economica e sportiva di una società, soprattutto in un periodo del genere – sono seguite quelle di esperienza e conoscenza della categoria, sempre necessarie per regalare al tecnico quel mix giusto: e così sono arrivati Micai, Regini, Hetemaj, Ricci e Laribi, garanzia di esperienza e non solo, ma soprattutto la ciliegina sulla torta, Andrey Galabinov.

Da non sottovalutare, ma anzi forse da esaltare ancor più dei nuovi arrivi, sono le importanti conferme. E, oltre a quella di Rivas già citata, non si possono non menzionare soprattutto quelle di Stavropoulos e Crisetig. E, al netto dei soliti difetti e delle espulsioni inutili, non è poi così male aver confermato Jeremy Menez, sempre a patto che l’inizio di campionato attuale non sia soltanto un’illusione, come già accaduto la scorsa stagione.

Il voto al mercato della Reggina: la premessa finale

La premessa è sempre necessaria, in casi del genere. Il voto e il giudizio al mercato di una squadra, una qualsiasi, alla chiusura del mercato, sono da vedere come uniche e sole riflessioni basate sulla bontà delle operazioni: sulla capacità di riuscire ad accaparrarsi un giocatore non solo bravo, ma anche a determinate condizioni; sulla capacità di riuscire a trarre il massimo da una cessione; sulla bravura nel confermare determinati elementi, ragionando in ottica futura. Insomma, il calciomercato può significare rinforzo, ma se è stato realmente un rinforzo questo lo si potrà vedere soltanto a fine stagione, o comunque almeno a metà. E’ il campo che parla e che giudica il mercato senza essere smentito. Ad oggi, il voto può nascere soltanto dai curriculum dei calciatori e dalle decisioni assunte dal club anche in ottica azienda, e non solo squadra di calcio. Dunque, aspettiamo le conferme del rettangolo verde. Ma per ora, per noi, è 7.5. E sto…

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