Riapertura discoteche, si decide l’1 ottobre: “non accettiamo rinvii. Rischio azzeramento personale, poi dovranno chiedere il reddito di cittadinanza”

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Il sindacato italiano dei locali da ballo non accetterà più altri rinvii in merito alla riapertura delle discoteche, la cui discussione dovrebbe avvenire l’1 ottobre

“Non posso che esprimere soddisfazione nei confronti del ministro Giorgetti per l’attenzione posta a un settore martoriato, ma non accetteremo nessuno rinvio. Non si può continuare a tenere chiusi, immotivatamente, i locali da ballo”. Sono le parole all’Adnkronos di Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, il sindacato italiano dei locali da ballo, in merito alla decisione della cabina di regia sulla riapertura delle discoteche prevista per l’1 ottobre.

Il sindacato non si aspetta più ulteriori rinvii e avvisa: “il 90% delle discoteche e dei locali da ballo sono stati chiusi, ininterrottamente, dal 23 febbraio 2020 tranne per una piccola parentesi estiva dello scorso anno, quando è stata data la possibilità ai governatori di riaprirle per poi richiuderle con un’ordinanza il 17 agosto. E’ un settore collassato da una chiusura di 20 mesi e ora è l’unico settore escluso da una data certa di riapertura. Con il green pass si va dappertutto, c’è anche il parere favorevole del Cts ad aprire le discoteche con il green pass. In estate si è ballato all’aperto, cosa succederà quest’inverno se le discoteche saranno ancora chiuse?. Chiediamo una data certa di ripartenza – conclude Pasca – Se a fine ottobre non dovessimo riaprire il settore sarà azzerato completamente. Dove andranno le 100mila persone che lavorano nei nostri locali? Chiederanno il reddito di cittadinanza?“.

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