Elezioni Regionali in Calabria: “chi vota Lega sceglie la ‘ndrangheta”, e Tansi si becca la querela da Salvini

StrettoWeb

Recatosi a Cosenza per presentare la lista della Lega alle Elezioni Amministrative, Matteo Salvini ha risposto anche alle polemiche relative alla candidatura di Mattia Lanzino, nipote del boss Ettore Lanzino

Battaglia senza esclusione di colpi in vista delle prossime Elezioni Regionali in Calabria. Il botta e risposta questa volta si è verificato tra Matteo Salvini e Carlo Tansi. L’ex capo della Protezione civile calabrese, presente con una lista in sostegno del candidata presidente Amalia Bruni, ha affermato: “i calabresi che votano Lega, votano ‘ndrangheta”. Subito pronta la replica del leader del Carroccio: “querela immediata per chi associa la Lega alla ‘ndrangheta. E questo “signore” si dovrebbe vergognare. I suoi soldi andranno in beneficienza”. Salvini lo ha ribadito nel pomeriggio a Cosenza, per presentare i candidati alle prossime amministrative, dove il suo partito per la prima volta è presente con una lista.

“Questa non è una terra che chiede aiutini, ma che ha fame di lavoro. Cosenza è una città che ha fatto tanto ma che può continuare a fare altrettanto nel futuro. Alle Regionali e qui a Cosenza non voglio vincere ma stravincere”, ha affermato Salvini. Successivamente ha chiamato vicino a se il giovane Mattia Lanzino, nipote del boss Ettore ristretto al 41 bis, una vicenda che ha generato molte polemiche. Salvini lo ha difeso a spada tratta: “nei suoi confronti attacchi vergognosi della sinistra e di chi non ha argomentazioni. E’ davvero triste svegliarsi nella città dove sei nato e cresciuto con l’etichetta di essere il nipote del boss. Mattia non è il nipote del boss, per me è solo Mattia, un ragazzo che ha deciso di dire “no” alla ‘ndrangheta mettendoci la faccia. Il reato non può essere avere il consuocero o il parente ‘ndranghetista”.

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