Sono stati consegnati i lavori per l’illuminazione della strada che porta al Santuario, il Comune punta a valorizzare un luogo di culto e di possibile attrazione turistica
Nei pressi della circonvallazione di Messina si trova la chiesa di Santa Maria di Trapani. Le sue origini non molto documentate sono legate al culto di un’icona in marmo posta in una nicchia della costruzione opera di un anacoreta che in quel luogo si era ritirato in vita solitaria ed ascetica. L’icona richiama un’altra sacra immagine che si trova a Trapani da questo deriva il suo nome. Con l’arrivo a Messina dei Padri Cappuccini questa piccola chiesetta entrò nella storia della città. Essi presero alloggio nel conventino che costruirono vicino all’oratorio, successivamente, pochi anni dopo, si trasferirono presso sul colle più vicino alla città che prende il nome ancora oggi di “Cappuccini”. Dopo al partenza dei Cappuccini il convento rimase per qualche tempo in stato di abbandono ragion per cui l’Arcivescovo della zona lo affidò a pie persone che ne presero la custodia nel 1654. Il luogo divenne allora una sorta di eremo, come lo conosciamo ancora oggi.
La devozione verso la Madonna di Trapani crebbe esponenzialmente nel corso dei decenni, la sua festa si celebrava la seconda domenica dopo pasqua, occasione per la quale accorrevano in zona moltissimi cittadini devoti. Nel corso dell’800 l’eremo però iniziò a declinare con le leggi del 1866. La chiesetta comunque continuò al sua ricca attività grazie alle cure della Confraternita di Santa Maria di Trapani. Nel 1908 l’edificio viene gravemente danneggiato, ma venne subito restaurato grazie alla famiglia Guarnera che si prese l’onere delle spese. Un pezzo, dunque, della storia di Messina, la cui storia non va cancellata. A tal proposito, è di oggi la notizia data dal Sindaco Cateno De Luca, che sono stati consegnati i lavori per l’illuminazione della strada che porta al Santuario. “Dopo aver valutato le soluzioni, abbiamo iniziato questo percorso. Il luogo è molto suggestivo, dal punto di vista religioso e panoramico, chi si occupa del luogo ha ricevuto una gradita sorpresa”, ha affermato il primo cittadino messinese. Ad occuparsi della questione è stato direttamente l’Assessore Francesco Caminiti, che nel giro di meno tre mesi è riuscito a garantire l’inizio dei lavori da torrente Trapani fino alla Chiesa.