Elezioni Regionali Calabria, i primi dati sulla ripartizione dei Seggi in Consiglio Regionale: netta maggioranza per il centrodestra a trazione Forza Italia e moderati, Lega e Fratelli d’Italia fanno un passo indietro
Roberto Occhiuto è il nuovo Presidente della Regione Calabria e quando lo spoglio è arrivato alla metà delle sezioni scrutinate, possiamo fare le prime analisi più approfondite sui dati del voto seppur con il beneficio della definizione complessiva del quadro elettorale. Il Centrodestra stravince superando il 55%, la stessa percentuale di preferenze ottenuta a Gennaio 2020 dalla compianta Jole Santelli con cui la coalizione si è voluta porre in piena continuità scegliendo una figura omologa come Occhiuto, cosentino come lei, deputato come lei, da sempre organico al partito di Berlusconi a cui il neo-governatore calabrese ha rivolto il primo ringraziamento. Proprio Forza Italia ha trascinato la coalizione alla vittoria: si è affermato in assoluto e di gran lunga come primo partito della Calabria conquistando il 17,3% a cui bisogna aggiungere un altro 8,1% ottenuto dalla lista “Forza Azzurri” che è sempre composta da esponenti di Forza Italia, per un totale che supera il 25% che è la stessa identica percentuale ottenuta da Forza Italia alle precedenti comunali quando il partito a supporto di Jole Santelli aveva presentato tre liste che nel loro complesso avevano raggiunto il 26% (Forza Italia 12,3%, Santelli Presidente 8,4%, Casa delle Libertà 6,3%).
Nella coalizione di Centrodestra fanno un passo indietro i partiti più a destra: la Lega scende dal 12,2% all’8,3% perdendo più di 4 punti percentuali; Fratelli d’Italia scende dal 10,8% all’8,7% perdendo due punti percentuali. Perde qualcosa anche l’Udc (dal 6,8% al 4,6%) ma si afferma in modo importante il nuovo movimento di Centrodestra “Coraggio Italia” di Toti e Brugnaro che si presenta come nuovo raccoglitore centrista e in Calabria arriva subito al 6%. Sempre al centro, nella coalizione di Centrodestra, c’è anche “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi che supera il 3% e contribuisce al successo di Occhiuto, anche se non supera la soglia di sbarramento del 4% e non riesce ad eleggere consiglieri regionali. I partiti centristi della coalizione, quindi, ottengono il 15,7% (Coraggio Italia + Udc + Noi con l’Italia), portando l’area moderata della coalizione, guidata da Forza Italia, ad oltre il 40% mentre Lega e Fratelli d’Italia insieme si fermano sotto il 17%.
Secondo i primi calcoli, sia la Lega che Fratelli d’Italia mantengono 4 consiglieri regionali ciascuno . La maggioranza si completa con 7 seggi per Forza Italia, altri 2 per “Forza Azzurri” che portano Forza Italia di fatto a quota 9, e ancora 2 seggi per Coraggio Italia e 1 seggo per l’Udc.
All’opposizione c’è il Partito Democratico che diminuisce il proprio consenso: dal 15,2% di gennaio 2020 al 13,1% di oggi. I seggi in consiglio regionale scendono da 6 a 5. Il Movimento 5 Stelle entra per la prima volta in consiglio regionale, ma per un soffio. La lista supera appena il 6%, in linea con il dato di un anno fa, ma stavolta è in coalizione e gli basta per portare per la prima volta nella storia qualche grillino a Palazzo Campanella. Dovrebbe trattarsi di 2 consiglieri.
Entra in consiglio comunale anche la lista De Magistris Presidente, che supera il 5% ed elegge due consiglieri regionali.
Ecco perchè il nuovo emiciclo regionale sarà decisamente sbilanciato al centro, con sei soli consiglieri di destra (3 della Lega e 3 di Fratelli d’Italia), 2 soli grillini e 2 esponenti del gruppo civico di De Magistris che è certamente più spostato a sinistra rispetto al Pd.
Il nuovo consiglio regionale della Calabria:
- Forza Italia 6
- Fratelli d’Italia 3
- Lega 3
- Forza Azzurri 3
- Coraggio Italia 2
- Udc 2
- Partito Democratico 6
- Movimento 5 Stelle 2
- De Magistris Presidente: 2
E’ ancora prematuro sbilanciarsi sui nomi dei consiglieri che hanno ottenuto le più numerose preferenze, ma tra i più votati che con ogni probabilità entreranno in consiglio regionale ci sono Gianluca Gallo, Michele Comito e Giovanni Arruzzolo di Forza Italia, Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia, Giacomo Crinò e Pierluigi Caputo di Forza Azzurri, Nicola Irto del Partito Democratico. Ancora troppo aperte le sfide per le altre posizioni disponibili: in nottata gli aggiornamenti su StrettoWeb.