G20, comincia il vertice a Roma: la Cina fa vacillare l’accordo sul clima [FOTO GALLERY]

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Il summit si svolge in una Roma praticamente blindata e continuerà anche domenica. Non sono mancate le proteste dei manifestanti. Giornata densa di incontri bilaterali tra capi di Stato e di governo. Minimum tax al varo

Inizia ufficialmente a Roma il G20. L’accordo sul clima, grande tema del vertice, appare in bilico per l’irremovibilità della Cina sui tempi per portare a zero le emissioni. Il 2050 è la data ultima per Europa e Stati Uniti, dieci anni più tardi per Pechino, Russia, India e Arabia Saudita. Alla vigilia del summit, Joe Biden ha incontrato Papa FrancescoSergio Mattarella e Mario Draghi, rimarcando l’importanza della cooperazione Italia-Usa. L’impegno a contrastare “una minaccia esistenziale”, riconoscendo che l’impatto di un aumento delle temperature di 1,5 gradi è “molto inferiore” di quello derivante da un incremento di 2 gradi, è al centro di una bozza di dichiarazione sul clima del G20 italiano. Nel testo, stando a fonti di stampa internazionali, si rilancerebbero gli obiettivi già prefigurati nel 2015 dagli Accordi di Parigi. “Riconosciamo che le conseguenze del cambiamento climatico con un aumento della temperatura di 1,5 gradi sono molto inferiori rispetto a quelle derivanti da un incremento di 2 gradi e che per questo deve essere adottata un’azione immediata”. Ancora ieri il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto ai capi di Stato e di governo che si incontreranno oggi e domani al G20 e poi alla Cop26 al via a Glasgow di scongiurare “una catastrofe” e di “accelerare il passo” sugli “obiettivi climatici”.

Al centro dei lavori a Roma anche i temi della sanità, con la lotta contro la pandemia di Covid-19 e l’impegno in favore di una distribuzione dei vaccini meno iniqua a livello planetario. Riferimenti sul possibile esito della due giorni romana sono emersi ieri nel corso di una riunione dei ministri della Salute e delle Finanze dei “grandi”. L’obiettivo fissato è stato di garantire una copertura vaccinale al 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022. Parte della strategia indicata sono “iniziative per sostenere le forniture di vaccini e prodotti medici essenziali” anche “rimuovendo ostacoli di carattere finanziario” a beneficio dei Paesi in via di sviluppo. I ministri si sono impegnati a dar vita a una G20 Joint Finance-Health Task Force, un organismo chiamato a rafforzare la cooperazione internazionale per il contrasto alla pandemia.

Sul tavolo oggi e domani anche i nodi più strettamente finanziari. Parte dei negoziati a Roma, in tema di debito e sostenibilità, dovrebbe essere la riallocazione di “diritti speciali di prelievo” presso il Fondo monetario internazionale a beneficio dei governi dell’Africa e delle aree del mondo con meno mezzi: la cifra che è circolata nelle settimane scorse è di 650 miliardi di dollari. Al Convention Center La Nuvola, sede dei lavori del G20, nel quartiere dell’Eur, l’arrivo delle delegazioni e l’inizio degli incontri è previsto alle 10. Già da stamane alle 7.30 è stata bloccata al traffico la via Cristoforo Colombo, anche al di fuori della “zona rossa” creata per il vertice. Nell’area, anche per i giornalisti, dopo i controlli di sicurezza, è possibile spostarsi solo attraverso navette shuttle fornite dagli organizzatori.

Molto lavoro anche per le forze dell’ordine che hanno sgomberato i manifestanti del “Climate Camp”, i quali per protesta erano seduti sulla corsia centrale di via Cristoforo Colombo a Roma, bloccando il traffico in direzione centro. Gli attivisti si sono lasciati sollevare di peso facendo resistenza passiva. La corsia centrale è stata liberata, mentre i manifestanti continuano a occupare la corsia laterale seduti o sdraiati sull’asfalto. “Se non cambierà bloccheremo la città”, urlano gli attivisti che, dopo il blocco, si sono spostati per recarsi nella pizza del ministero dell’Ambiente scortati dalla polizia.

Johnson: “Agire per salvare il clima o crolleremo come l’antica Roma”. Il Premier britannico fa i complimenti a Draghi

“E’ il nostro memento mori. Roma e le sue meravigliose rovine sono il luogo perfetto per il G20 e per la Cop26 che inizia domenica”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, specificando: “entrambe ci ricordano che, se non aggrediamo il cambiamento climatico, una civiltà straordinaria può crollare a una velocità terrificante. Non è un paragone azzardato”“Congratulazioni per il tuo G20. Lo hai gestito brillantemente, hai fatto un gran lavoro”, ha poi affermato il primo ministro britannico al premier Mario Draghi nel corso del bilaterale che ha preceduto l’inizio del vertice. Lo riferiscono fonti italiane.

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