Gioia Tauro: sabato la manifestazione a sostegno della sanità della Piana

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Sabato prossimo si svolgerà a Gioia Tauro una manifestazione pubblica organizzata dal Sindaco di Gioia Tauro a sostegno della sanità della Piana

Sabato 30 ottobre si svolgerà a Gioia Tauro una manifestazione pubblica organizzata dal Sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, a sostegno della sanità della Piana con un corteo per le vie della città che avrà inizio alle 09:30. Le difficoltà del comparto sanitario nella nostra regione sono ben chiare a tutti i protagonisti politici e non tanto che il neo governatore, Roberto Occhiuto, ha messo come primo punto da affrontare proprio la questione sanità.

Il Movimento per la Rinascita del PCI aderisce alla manifestazione

Come Movimento per la Rinascita del P.C.I. – e come aderenti a “Calabria Resistente e Solidale” – c’è scritto in una nota– noi ci saremo; parteciperemo alla manifestazione con una delegazione di compagni e compagne. E lo faremo in maniera convinta ed in piena coerenza con la battaglia per una “sanità pubblica e di qualità” in Calabria che stiamo portando avanti da anni, a partire dalla petizione popolare che abbiamo organizzato 4 anni fa nell’intento di contribuire ad un rilancio del Servizio Sanitario che in Calabria, purtroppo presenta tante negatività. La storia dell’Ospedale di Gioia Tauro è un po’ uguale a tanti ospedali periferici della nostra realtà; alcuni chiusi completamente (18 in tutta la Calabria) o, nella migliore delle ipotesi (si fa per dire) troviamo Presidi Ospedalieri attivi ma con servizi molto ridotti (come Gioia Tauro) ed insufficienti a soddisfare i bisogni del territorio: questo è il risultato che ha prodotto nel corso dell’ultimo decennio il Commissariamento della Sanità Calabrese; una istituzione orientata solo alla esigenza di risparmiare; tutto a discapito della salute dei calabresi. Ad aggravare la situazione è arrivata la pandemia che, ha messo completamente in ginocchio tutta la sanità calabrese; sostanzialmente obbligando i nostri ospedali ad occuparsi solo di curare gli ammalati COVID; sospendendo le prestazioni specialistiche; chiudendo reparti, riducendo posti letto. Tuttavia per superare le problematiche dovute al COVID 19, il Governo ha stanziato quantità notevoli di risorse per migliorare la risposta alle esigenze di salute dei calabresi. Più volte siamo intervenuti per segnalare disfunzioni; carenze; ma certo non ci aspettavamo che nonostante le criticità del COVID e dopo il COVID si continuasse a perpetuare la politica sanitaria dei tagli e del risparmio di spesa, con ulteriori ripercussioni sui presidi ospedalieri e la medicina del territorio. No. Non è accettabile. Per questo chiediamo a gran voce – e con la nostra presenza a Gioia Tauro ribadiremo l’appello – che venga chiusa la stagione Commissariale; per essere chiari: si ponga fine al Commissariamento della Sanità (in questo senso del tutto inappropriata è la proposta del neo eletto Presidente della Giunta Regionale volta a lasciare la struttura commissariale ma di affidarla anzicchè ad un Commissario di fonte governativa al Governatore Regionale); la Regione Calabria utilizzi le somme COVID per tenere aperti gli Ospedali e, anzi li migliori; a partire da Gioia Tauro;  acquisti tecnologie; autombulanze (anche queste insufficienti) assuma medici; sanitari; infermieri; crei una condizione sanitaria pubblica e di qualità evitando di spendere centinaia di milioni di euro per la migrazione sanitaria ed utilizzi dette somme per ristrutturare e migliorare la sanità calabrese; implementi gli Ospedali e, soprattutto, completi gli organici della sanità di territorio, gravemente carenti di personale (molte guardie mediche delle zone interne sono prive di medici; mancano medici in ogni branca della medicina, cosìcchè le prenotazioni delle visite sono fissate mediamente a distanza di mesi e così vengono spinti i cittadini verso la sanità privata o, aspettare mesi; mancano medici di pronto intervento per il servizio 118); insomma occorre un impegno corale che coinvolga tutte le Istituzioni Calabresi a partire dai Sindaci, il Presidente della Città metropolitana, il Governo Regionale, fino ad arrivare dalla rappresentanza parlamentare (per troppo tempo rimasta silenziosa e lontana dai problemi della nostra sanità) affinchè insieme si provi a difendere la sanità calabrese e, più in generale, si faccia tutto ciò che è necessario per consentire ai calabresi di potersi curare in Calabria e non essere costretti a migrare al Nord; in Calabria ci sono tanti bravi medici; non siano lasciati soli ma siano valorizzati; in giro per l’Italia ci sono tanti eccellenti medici calabresi; si trovi il modo di farli operare in Calabria; per troppo tempo sono stati costretti a trovare i luoghi di lavoro ideali fuori dalla nostra terra. È arrivata l’ora di invertire la tendenza”, conclude la nota.

Manifestazione diritto salute

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